Da zer0 a me

20.000


Cadono le foglie d’Autunno: come gocce in una clessidra ad acqua marcano il trascorrere del tempo; succede che spesso aspettiamo date sincrone per numero di giorno e mese così da creare ricorrenze, tutto questo mentre i giorni che passano sono più difficili da raccogliere in cifre esemplari.Eppure è sufficiente una semplice computazione per dire che oggi compio 20.000 giorni di vita; vista l’importanza di ogni attimo della nostra esistenza e della enorme durata di un anno solare, sono i giorni quelli che contano davvero per marcare i ricordi belli o brutti, pieni di luce o di penombre, sono proprio quelli che alla fine arricchiscono il bagaglio della memoria  quindi i più meritevoli di essere celebrati.Oggi sono quindi 20.000, quasi come le leghe percorse dal professor Aronnax in compagnia del capitano Nemo, secondo il racconto fantastico di Jules Verne. Ho dedicato un po’ di tempo a cercare qualcosa che avesse la mia stessa età, ed ho trovato con una sorpresa che non dovrei avere, visto che niente accade per caso, il rifacimento di un gospel del ‘55 a firma degli Staple Singers. Nel giorno in cui venivo al mondo tra le braccia di mamma Tonina Benjamin Earl Nelson, conosciuto come Ben E. King pubblicava questa evergreen dal titolo Stand by me, riproposta poi da una quantità enorme di artisti di talento. È una bellissima preghiera con molte figure prese direttamente dall’Apocalisse di Giovanni, ed è un inno di speranza sapendo che possiamo contare sulla presenza salvifica anche nei momenti più cupi: una luce pronta a ridisegnare l‘alba dei giorni a venire.A Domani!