Ho spesso usato il blog per un ultimo saluto terreno ai miei musicisti o cantanti preferiti, non che sia una tradizione, o peggio ancora un doveroso coccodrillo, semmai è un modo per dire grazie a chi ha regalato un pezzo di anima che resta catturato nella ragnatela delle note, lasciando anche a me il palpito di belle emozioni.Questa volta
oltre l’arcobaleno è andato a suonare Fausto Mesolella, chitarrista di grande talento, compositore e arrangiatore, colonna portante della Piccola Orchestra Avion Travel.C’è che un grande chitarrista spesso può perfino evitare di usare la voce perché quella della sua chitarra è sufficiente a far vibrare tutte le corde del cuore per simpatia. Ancora, c'è che chi ha talento sa far uscire il cuore attraverso le note e può con un solo strumento riempire come un'orchestra e portare dentro ai pensieri quella sensazione di volo che ci libera dalle catene della gravità.Oggi ne approfitto dunque per ascoltarlo ancora, certo non per l’ultima volta, con un pezzo che Fiorella Mannoia ha reso celebre, l'ho scelto perché si incastra, quasi fosse un intarsio, con i miei pensieri quaresimali: come un sussurro dal Cielo.Tra i mille colori dei
tulipani restano anche quelli di Fausto a portare serenità in questa bramata Primavera.