Da zer0 a me

A piccoli Passi


Non ti chiedo né miracoli né visioni ma solo la forza necessaria per questo giorno! Rendimi attento e inventivo per scegliere al momento giusto le conoscenze ed esperienze che mi toccano particolarmente. Rendi più consapevoli le mie scelte nell’uso del mio tempo. Donami di capire ciò che è essenziale e ciò che è soltanto secondario. Io ti chiedo la forza, l’autocontrollo e la misura: che non mi lasci, semplicemente, portare dalla vita ma organizzi con sapienza lo svolgimento della giornata. Aiutami a far fronte, il meglio possibile, all’immediato e a riconoscere l’ora presente come la più importante. Dammi di riconoscere con lucidità che le difficoltà e i fallimenti che accompagnano la vita sono occasione di crescita e maturazione. Fai di me un uomo capace di raggiungere coloro che hanno perso la speranza. E dammi non quello che io desidero ma solo ciò di cui ho davvero bisogno. Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi. (Antoine Marie Jean-Baptiste Roger, comte de Saint-Exupéry)L’Autunno ha qualcosa di mistico per me: mistico significa attinente ai misteri come sono quelli delle occorrenze che accadano vicine nel tempo senza una spiegazione logica alla mia portata.La visita di amici finlandesi mi ha portato a visitare ancora una volta San Marino, è una tappa classica per un turista poco avvezzo all’Italia quella della scoperta del piccolo stato indipendente, poco lontano dalla mia città. Arrampicandomi sul camminamento pietroso detto Passo delle Streghe, che collega tra la loro le piume, ovvero i castelli della serenissima repubblica, mi sono accorto di adoperare passi piccoli. Di solito la mia falcata è più ampia, con rilievo pedometrico, accreditato da metodo scientifico di rilevazione, ho un compasso intorno ai 94 cm. Complice probabilmente la frattura di qualche anno fa, qualche bava di nebbia ed il fondo scosceso, il mio cervello ha preferito adottare un passeggio prudente, neanche fossi una ballerina di quelle a sembianze di ippopotamo disegnate da Disney nel suo Fantasia.Il pensiero è rimasto riposto nei meandri delle meningi quando commentando un blog amico ho citato il celebre aviatore, poeta e scrittore francese Antoine Jean Baptiste Marie Roger conte Saint-Exupéry ed un altro ganglio incontrollato della memoria mi ha ricordato la sua preghiera dei piccoli passi.Ecco perché oggi sono a scriverne il ditirambo: il piccolo passo ha molto dell’attitudine alla vita che vorrei e non possiedo ancora, quella attenzione al mondo che mi circonda, che siano le asperità del terreno o le altre piccole cose che sono l’essenza costitutiva di quelle più grandi spesso ritenute ingiustamente più importanti. Il movimento corto consente inoltre di cambiare rapidamente direzione forse per questo appartiene di diritto anche ai passeggi di spada tanto giapponesi quando nostrani.A piccoli passi nelle prime brume d’Autunno quindi, con gli occhi una volta tanto rivolti verso il basso: Suerte. A Passi Piccoli - Michele Bravi