Da zer0 a me

Pensieri nella Veglia di Natale


Caro Gesù,aspettando la celebrazione della Messa di Natale ti scrivo, come si fa con le persone vicine quando vuoi comunicare loro qualcosa di importante, proprio con quelle persone che tengono il tuo cuore nel palmo della mano con la delicatezza di un fiore, aggiungendo parole che non servono a loro che tanto sanno già tutto, ma a me, per comprenderci meglio.Mio caro Gesù,tu sai meglio di me che il Natale dicembrino non è il tuo vero genetliaco, che viceversa cade in periodo molto più primaverile; ma, anche se per rubare una festa di Luce molto più antica, una data per pensare alla tua nascita ci vuole.Poi gli esseri umani, quale sono anche io, commettono peccato, lo fanno quando la carta da pacchi dorata e con splendidi nastri colorati contiene il nulla e l’effimero.Lo fanno quando guastano il buio delle notti più lunghe con mille lucine sfavillanti: è anche questa soltanto una paura di restare soli a guardare le emozioni che si proiettano sulla tela nera del firmamento, è solo il timore di restare per un poco in compagnia della parte più vera e meno facile da accettare di noi stessi, ed è in questi momenti che è prezioso saperti vicino.Forse per questo copriamo quel silenzio magico che parla direttamente al cuore con canzoni e suoni, per non sentirci incapaci di ascoltare e fare deserto, per il timore che la tua voce sia uragano o tormenta, quando invece è brezza del mattino.Mio caro e buon Gesù,incapace come sono di poterti donare alcunché scopro di avere tra le mani soltanto un dubbio ed è questo che ti porgo, al contrario di un regalo: domani quando finalmente il clamore del Natale popolare sarà concluso, con la dovuta digestione del panettone, con la reposizione delle vesti talari piene di oro e di intarsi nelle sagrestie, con lo smontaggio delle decorazioni cittadine e del presepio domestico, dimmi che in quel domani dove non ti si nomina più tu sarai ancora con me, come in ogni altro giorno dell’anno e della vita, che potrò sentire il tuo calore allo stesso modo di quello surrettizio raccontato dagli spot pubblicitari.Dimmi che anche domani mi vorrai bene come se fosse sempre Natale, aiuterai i miei occhi a vedere chi può avere bisogno di me e darai forza alle mie mani stanche per operare il tuo bene, tutto questo anche quando sarà consumato Dicembre.Ciao Gesù, per quando sarà, buon compleanno, grazie!Norah Jones - Will you still love me tomorrow