Da zer0 a me

Vecchi e nuovi profeti


Vedo domani:nella mia città vuotascioglier la neveNel tempo libero sono alle prese con lo studio di un Profeta; è una provocazione alla quale ho risposto con assoluta incoscienza com'è opportuno in queste situazioni, quelle che ti fanno sentire incapace di poter fare qualcosa ed all'amico che te le propone puoi soltanto offrire tre sillabe potentissime di adesione incondizionata che profumano di libertà:Eccomi!Al profeta è affidato il racconto del futuro e possibilmente il dono della speranza, che sia questo il singolare sognatore che devo scoprire chiamato Ezechiele, vissuto in esilio a cavallo del 600 a.c., al quale è attribuito un intero libro della Bibbia, o che sia una poetessa molto più sconosciuta, che in questi tempi di analoga schiavitù, esorta il popolo a sperare nel futuro da righe altrettanto potenti a forma di blog.Lei è Catherine M. O’Meara, inizia le frasi della sua poesia con la congiunzione E, cosa che mi piace tantissimo; nel suo blog: "The daily Round" il 16 Marzo scorso ha postato così:E la gente rimase a casae lesse libri e ascoltòe si riposò e fece eserciziprodusse arte e giocòe imparò nuovi modi di essere,poi si fermòe ascoltò più in profondità.Qualcuno meditavaqualcuno pregavaqualcuno ballavaqualcuno incontrò le proprie ombre.E la gente cominciò a pensare in modo differente.E la gente guarì.E nella scomparsa di chi vivevain modi ignoranti e pericolosisenza senso e senza cuore,anche la terra cominciò a guarireE quando il pericolo finìe la gente si ritrovò assieme di nuovosi addolorarono per i mortie fecero nuove sceltee sognarono nuove visionie crearono nuovi modi di viveree guarirono completamente la terracosì come erano stati guariti loro.