Da zer0 a me

Giovanni Veronesi


“I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati,testardi e resistenti.”Luis SepùlvedaSuccede inevitabilmente nella vita di qualunque navigante di vivere periodi di terraferma, sono momenti in cui, nonostante i piedi all'asciutto, resta fisso il pensiero di poter tornare nell'Elemento; quindi con gli amici complici di queste avventure si parla in questi giorni di prigionia dei prossimi viaggi, si immaginano le rotte future e le meraviglie che possono ancora far alzare le sopracciglia di nuovo incrostate di sale.Dopo questo primo preambolo al post c'è dell'altro, ci sono persone che hanno la dote di saper raccontare, le parole per loro sono come pennelli con i quali tratteggiano le esperienze vissute e le intessono con emozioni personali in modo che non sia solo un ritratto, ma un rivivere ogni volta il loro racconto come se anche noi stessimo sperimentando assieme il momento, con partecipata emozione. Sono affascinato da sempre da questo talento, ci si può sforzare di imitarlo, ma è una di quelle cose che si ha dentro, oppure non c'è verso.Ecco che in un gruppo su web di amici della vela appare, in mezzo alle tante inutili vignette, anche un solo file audio che racconta di mare; lo fa talmente bene che ascoltarlo una volta non mi basta.Ho pensato così di amplificare nel mio piccolo la portata di questo racconto accostandogli le immagini che dietro alle palpebre chiuse ho visto passare; contaminando la sua storia con il mio vissuto, annodando le sue emozioni con le mie.È il modo doveroso di ringraziare il celebre autore e regista Giovanni Veronesi di questi pochi minuti capaci di rapire l'animo e portarlo lontano, dove tutto è liquido e in perenne movimento, nell'attesa agognata di poter mollare gli ormeggi e ripartire; servirà poi capire come mai ci è vietata questa possibilità, che certamente non comporta il rischio di assembramenti. Ma è evidente che chi timona la nazione un timone vero non sa cosa sia.Buon Vento!