Da zer0 a me

Il Regalo Perfetto


 Ecco di nuovo la soglia dell’Inverno; la notte più lunga dell’anno è fatta per accogliere i ricordi come la terra il seme, perché con il passaggio del freddo porti nuova vita e nuovi frutti.La mia meditazione di oggi, a pochi giorni dalla festa di Natale, riguarda il senso del regalo, con vago sapore nipponico mi concentro sul senso del regalo perfetto, io che non so correlare il senso di queste feste con acquisti che ne privano il significato.Girando la testa verso il passato più recente però mi rendo conto di avere ricevuto un regalo perfetto, qualcosa di molto superiore al valore materiale necessario per ottenerlo, qualcosa che regala felicità nel tempo e la amplifica, la riverbera.Come spiegato nel post precedente mia moglie ha trattenuto il suo regalo per il mio compleanno che si celebra nel primo cuore d’Inverno fino al mese di Agosto, quando complice la sua infaticabile passione per le ricerche online, ed una recessione nelle misure restrittive da Covid, ha pensato di noleggiare una barca a vela e girare intorno all’Elba, fino a Capraia e la Corsica.Già di per sé è questo un grande regalo perché, bel tempo, vento, mare e tutto quanto dipende da Madre Natura viene dispensato a suo capriccio e non si può incartare con un fiocco rutilante. Una barca però non è solo un vettore è anche un contenitore di anime; così a rendere perfetto davvero questo regalo hanno onorato il mio invito due famiglie di amici, la prima riminese con un sodale di molte avventure di spada e di onde, la seconda triestina che, pur abitando nel golfo più bello, non aveva ancora avuto l’occasione di provare dal vero il senso di andare a vela.Tutti loro hanno costruito a questo regalo perfetto, e Madre Natura ha strizzato l’occhio regalando anche molto sole e vento, forse non quello tranquillo ideale per i neofiti, ma quello nel naso che piace ai velisti incalliti.Porto nel cuore il sorriso di ciascuno di loro, la loro benevolenza offerta ognuno secondo il proprio stile, il proprio colore, la propria armonia in giorni brevi che resteranno infiniti nella mia memoria.A corredo di questo omaggio prezioso aggiungo la visita di un animale a me molto caro, che ha scelto per un lungo riposo l’imbarcazione, asciugando le ali al vento prima di ripartire lasciando l’anima più leggera, proprio come il suo volo.Adesso che corre il tempo degli affanni incartati e dove in molti mi chiedono: “Cosa ti regalo?” mi viene da rispondere: un volo di libellula, cosciente di essere incomprensibile per chi non ha vissuto con me quei giorni magici.A tutti l’augurio di un felice Solstizio, di un Natale sereno e… possibilmente un regalo perfetto!:)