Da zer0 a me

Poesie Multimediali


Fiori di Maggiodi cosa mai sorrideil giardiniere?Mia moglie è insegnante e nel periodo che precede l’inizio delle lezioni dedica parte del suo tempo al ritorno a scuola, preparando nuovi spunti per le lezioni e affinando il programma. Io ho insegnato sette anni in un Liceo, come nelle situazioni migliori della vita è stato l’imprevisto a bussare alla mia porta. Dopo una esperienza come autore di manuali di informatica e di corsi avanzati per manager, mi sono trovato alle prese con un pubblico completamente diverso. Il mio curricolo di programmatore e di acrobata dei numeri quasi inutile. Il bello dell’insegnamento è questo: continuare ad imparare.Rivedo attraverso l’impegno di mia moglie il felice periodo estivo, passato ad elucubrare programmi e idee che potessero servire allo scopo di stupire e rendere più gradevoli le ore di lezione. È questo un periodo di aratura, quella che precede la semina, molto prima che si possa sperare di vedere se le giovani piante fioriranno e daranno buoni frutti.La scuola è stata una esperienza impensabile, mi ha aiutato a capire meglio molte cose di me e nello stesso tempo a scoprire universi nuovi; alle prese con un auditorio di studenti di un Liceo dove il piano di studio prevede corsi quali teatro e musica, è difficile vendere algebra, così ho cercato, nel rispetto del programma, di trovare spunti di interesse che facessero da ponte.Nel secondo anno si studia PowerPoint, il classico programma per le presentazioni multimediali, cavallo di battaglia di ogni manager e dei migliori conferenzieri. Ai ragazzi però le troppe chiacchiere annoiano e così, baciato dalla fata degli insegnanti che porta consiglio di notte, ho pensato di mettere a disposizione le capacità del software da studiare con il talento artistico degli allievi, facendo animare delle poesie scritte da loro e piegando un programma, in apparenza troppo serio, ad esaltare il senso della parola, con movimenti, musica ed immagini. È stata anche l’occasione per avvicinarmi al fenomeno della poesia, altrimenti lasciato in disparte da preferenze galileiane, forse per questo rimane lo stupore di questa scoperta recente. Ricordo con limpida chiarezza la sera in cui per la prima volta ho iniziato a correggere i primi lavori, pensando di dedicare una mezz’ora prima del sonno per vedere le creazioni dei ragazzi. Nella memoria resta il fortissimo impatto emotivo che mi ha catturato fine alle ore, inconsuete per me, della notte profonda scoprendo, dietro all’immagine di volti e di frasi, un vasto universo umano fatto di sentimenti spesso molto più maturi di quelli immaginati.Rovistando nei meandri dei miei hard disk, nel tentativo di cestinare le cose inutili o quelle più volte memorizzate, mi sono trovato per le mani questo lavoro, presentato ad un concorso regionale e per questo conservato con maggiore cura, ho trasformato in un filmato una piccola selezione di tutta la presentazione, così da poterlo mostrare, implorando la dovuta indulgenza in considerazione del fatto che sono lavori di ragazzi di appena 15 anni.Buona visione e buona lettura.