Da zer0 a me

É troppo in cielo la luna, papà


Esistono situazioni impareggiabili nella vita di un papà. Uno dei doveri più piacevoli è quello di dare risposta ai mille perché, quando affollano le menti più giovani. Il caso del giorno riguarda il recente plenilunio e la domanda in questione si preoccupa di capire come mai la luna, quando sorge, sia apparentemente più grande di quella che si vede quando domina la posizione più alta del cielo. Del resto lo cantava anche Dean Martin in That’s Amore pronunciando le parole: “Quando la luna ti colpisce l’occhio come una grande fetta di pizza”...Per una volta ho dovuto deludere mio figlio, fin troppo certo che si trattasse di un effetto dell’atmosfera capace di comportarsi come una lente, in realtà l’effetto lenticolare esiste, ma non ha le proporzioni che si vedono con gli occhi. In questo caso si tratta viceversa di un inganno del nostro satellite preferito, un inganno perpetrato anche dal sole nelle condizioni opportune.
L’occhio non sempre vede le cose come sono, o meglio, è il cervello che le interpreta male, utilizzando relazioni con gli scenari abituali; in questo caso la luna vicino all’orizzonte trova dei punti di riferimento come alberi e case che sappiamo molto distanti, così immaginandola lontana ne amplifichiamo mentalmente la misura per correggere il senso delle proporzioni, diversamente da quello che accade in cielo dove i punti di riferimento sono assenti e quindi il cervello non compensa quello che vede lasciando inalterate le dimensioni dell’oggetto.
Siccome i bambini sono diffidenti (a tutte le età) ho proposto alcune illusioni derivanti dallo studio dello psicologo Mario Ponzo, che dimostrano la fallibilità della misurazione “ad occhio”.Di corredo a questa pagina aggiungo un brano musicale di Giancarlo Airaghi, detto la Cicala, un autore conosciuto virtualmente in un ritrovo branduardiano popolato da persone interessanti e piene di vitalità che si chiama la Locanda del Malandrino. Il brano, che mi pare alquanto in tema, è dettagliatamente spiegato dallo stesso nell’intervista che precede l’esecuzione musicale. Buon ascolto, buona visione lunare… e mille buone domande curiose ogni giorno.