Da zer0 a me

Acqua nell'acqua 2


Durante l’odierna escursione marina, la vista acuta di mia figlia ha avvistato nell’ordine: una pinna di colore scuro che adocchiava la barca, ma si trattava di uno stivale in ammollo. Poi un secondo allarme: medusa a babordo (lato di sinistra), questa volta un colpo d’occhio perfetto. Si trattava infatti di un Polmone di mare (Rhizostoma pulmo). Era da molto che non ne vedevo uno di queste dimensioni con una esombrella, la parte superiore, del diametro di almeno 70 cm.
Questo genere di creature è davvero affascinante, sono acqua nell’acqua, considerando che sono costituite dello stesso elemento che li circonda per almeno il 98%. Il polmone di mare non è eccessivamente pericoloso, i tentacoli debolmente urticanti sono posti nella zona inferiore e non sono molto lunghi, è possibile raccoglierla con un pizzico di attenzione, in modo che non incappi in qualche nuotatore disattento. Come ci ha insegnato Perseo, dopo avere separato i tentacoli, basta lasciarla al sole fino a che si scioglie lentamente, dopo qualche tempo rimane solo una traccia umida della sua esistenza. Esistono altre specie di cnidari molto più insidiose, alcune tipiche dei mari tropicali potenzialmente mortali. Nel proprio elemento però sono un miracolo di eleganza, con movimenti sinuosi e trasparenze colorate, che le rendono sempre degne di ammirazione, alla giusta distanza.
Queste sono ormai le ultime uscite in mare, l’Autunno inizia a fare le prime prove con qualche nube carica di pioggia, questo rende il piacere di navigare ancora più intenso per me. Buona domenica!