Da zer0 a me

Aikido tra le Onde


Ieri il vento settentrionale agitava il mare, fare il bagno con le onde è sempre divertente per i piccoli, soprattutto quando possono contare sull’appoggio fin troppo solido e ben ancorato di un papà alquanto massiccio che non viene trascinato via dalla corrente.Per me il bagno con le onde è Aikido. Aikido è un’arte marziale abbastanza recente, ma di antiche radici, contiene dentro alla sua pratica alcune verità imperdibili ed una filosofia di vita affascinante. Aikido non prevede attacchi ma solo difesa, la difesa non prevede scontro, ma solo unione, entrare in sintonia con il movimento di chi aggredisce, per usare le sue energie in modo da rendere inutile il suo attaccare. Aikido visto da fuori ha le movenze gentili di una danza.Visto dal mare ondoso, mette alla prova la capacità di adattarsi all’acqua turbolenta per sentire il momento vitalizzante dell’unione con l’elemento liquido. Nella pratica di questa disciplina si impara presto a rifiutare le posizioni solide, a cedere alle energie contrarie fino a cadere, utilizzando il movimento verso il basso per trovare rotazioni che riportano alla postura eretta: è l’arte delle cadute.
Ancora di più nel mare mosso si deve sentire l’onda per adattarsi al suo ruotare quando si frange. Raggiungere il suo stesso cerchio e piroettare assieme a lei è un momento gioia difficilmente descrivibile, che invito a provare.
Credo che il senso delle arti marziali sia questo contatto continuo con la natura, i movimenti che si ripetono fino a diventare automatici, sono immagini dei comportamenti migliori da trovare nella vita di tutti i giorni. La cedevolezza dell’Aikido non va confusa con la debolezza, ma con la capacità di imbrigliare tutto attorno il problema fino a farlo diventare parte di noi, un qualcosa che ci appartiene e che quindi è già risolto in partenza. Ultimi bagni della stagione, tra poco comincia la palestra vera, quella sul tatami.