Da zer0 a me

Labirinti


Mi accorgo spesso che i miei pensieri possono apparire contorti; probabilmente, visti da un’altra prospettiva, lo sono certamente. Del resto sono sempre stato affascinato dai labirinti, fin da ragazzo; sopravvivevo ad alcune materie insegnate in modo noioso a scuola, scarabocchiando, come molti, i quaderni deputati a ben più nobile scopo. Così un giorno ho ideato un singolo elemento composto da due lati e un quarto di cerchio e con quello, ruotato nelle diverse posizioni, ho iniziato a riempire le pagine per creare labirinti: un passatempo come un altro. Mi piaceva la forma sinuosa che assumeva il disegno sul foglio ed ho scoperto in modo empirico alcune delle regole fondamentali per trovare le uscite. Il labirinto è una strada da percorrere senza gli occhi, con una vista interiore che tante volte è stata mutuata come paradigma esoterico, ogni ricerca mistica lascia tracce di labirnti nella storia, dal dedalo della tradizione greca, allle cattedrali gotiche. Anche se non disegno più labirinti da tempo, mi piace, quando ne incontro qualcuno, raccogliere la sfida silenziosa e trovare la soluzione al suo tracciato, con la sensazione di percorrere una via di purificazione dai pensieri inutili fino a trovare il premio finale della libertà.  Vi propongo così uno dei primi esperimenti che ancora conservo, guadagnando l’uscita (Out) è possibile vincere unicamente un senso di soddisfazione che spero accarezzi l’umore della vostra giornata.