Una cara amica mi ha raccontato il momento migliore della sua giornata, così inevitabilmente è sbocciata la domanda quale possa essere il mio: non è uno solo, ce ne sono due, opposti eppure inscindibili, sono i poli della batteria che alimenta l’energia della mia giornata.Il primo è alla mattina quando mi sveglio, il sole sta per sorgere o ha appena iniziato a farlo. È un momento in cui pratico meditazione, uno spazio di tempo completamente dedicato a me stesso, non credo di poter dire solitario però, certo quando succede gli altri dormono, resta comunque una percezione delle persone che mi sono vicine ed anche, altrettanto spesso, di quelle lontane, alcune delle quali conosco un po’, altre sconosciute che escono dalle righe della cronaca, restano comunque persone e quindi meritano ugualmente un pensiero benevolente.C’è un silenzio che precede l’alba del tutto particolare, si fermano i rumori della notte ed aspettano silenti anche quelli del giorno, con il concerto dei passerotti in giardino ed i primi rumori umani attorno, un attimo di pace ideale per allargare il pensiero.Ho anche un altro momento che mi piace verso la fine della giornata, succede alla sera quando torno a casa. Anche in questo caso c’è un attimo silente, davvero piccolo, che precede il risveglio degli eventi: è quando infilo la chiave nella porta di casa e dopo averla aperta piccole mani mi vengono incontro per un saluto. È la circostanza in cui diventa impossibile sentire la solitudine.Alla sera la mia famiglia si ritrova unita dopo gli impegni della scuola o del lavoro, ci possiamo raccontare la giornata, malumori, gioie e problemi. L’allegria della tavola fa il resto, assieme ai sorrisi o ai finti grugniti, che servono solo ad attirare attenzione.In entrambe le situazioni è come il frangersi di un’onda, che si carica in un attimo senza suono e poi con fragore permette alla sua potenza di regalare una sensazione vitale, qualcosa di semplice che comunque dà il senso migliore alle cose che faccio. Nell’alternarsi di questi momenti speciali si consuma tutto il resto della mia vita.