Da zer0 a me

Sotto il fango


Nel fango di Messina sono sepolti corpi, anime strappate troppo presto alla vita. Dolore, rabbia e sconforto. Pensieri che si affollano. La magistratura si muove solo adesso alla ricerca dei colpevoli: disastro colposo? Qualcuno impreca contro lo stato, le amministrazioni locali. Frammenti di disperazione e di sciacallaggio mediatico da parte di qualche monatto, che si ritiene un bravo giornalista perché per primo intervista la disperazione di una mamma senza più i propri figli.Sgomento di un tragedia attesa con certezza da un paio di anni, ma costruita mattone su mattone posto consapevolmente nel tempo, abusivamente autorizzato o ignorato dalle autorità, abusivamente considerato un diritto alla casa, quando la casa è potenzialmente una tomba.Non voglio mettere foto di questa nuova e antica tragedia dell’ignoranza, rifletto con profonda amarezza quante volte il diritto o l’arroganza di un singolo vanno contro le leggi dello stato, o peggio, contro le leggi della natura. Soffro per questi altri italiani morti, soffro per l’ignoranza dei vivi che non sentono di essere loro le proprie amministrazioni e lo stato che si sono scelti, contri i quali imprecano.Cercano profitti personali che il fango di una montagna oggi, o altre catastrofi di presunta origine naturale domani, saranno pronte a trasformare in dramma.Ignorantia non excusat: l’ignoranza non è una scusa.