Da zer0 a me

Oliver Twist


Questa mattina mi risveglio e vedo che il rigore dell’inverno, il furiano impetuoso che si è mangiato grossi pezzi di spiaggia, allagato e provocato frane, portato freddo e neve nella mia terra, è sparito, annientato da un cielo pieno di sole. Nella mia meditazione vedo un parallelo tra la pratica della Quaresima e i segni della natura. La IV Domenica di Quaresima, infatti, mitiga la durezza dei riti purificatori con un messaggio di contrastante dolcezza, per questo si chiama in Laetare; anche i paramenti dal viola austero si stingono in un rosa tanto più umano, che ha il sentore di una carezza.Il che riconduce alla gioia. Domani probabilmente tornerà ancora tempo brutto, ma intanto sono felice di questo sole improvviso e del suo anelito di vita. Arrivando in ufficio mi sono sorpreso a cantare, e nemmeno a bassa voce, questo pezzo dell’Oliver Twist, dove il piccolo si risveglia in una mattina come questa, ascolta l’armonia del canto degli uccelli e quello della fioraia che vende due rose per un penny, delle lattaie, dell'arrotino, tutti in coro, e non potendo trattenere la gioia per questa meraviglia canta questa canzone che dice:Chi comprerà questo meraviglioso mattinoUn cielo così non l’avevi mai visto.Chi lo legherà con fiocco e lo metterà in una scatola per mecosì potrò rivederlo a mio piacereogni volta che le cose vanno stortee lo terrò come un tesorocosì che mi duri tutta la vita.Oh mio Dio! non voglio perderlo.Allora cosa devo fare per mantenere il cielo così bluci dev’essere qualcuno che lo comprerà.Non c’è mai stato un giorno di sole cosìnon accadrà due voltedov’è l’uomo con tanti soldiè in sconto a metà prezzo.Chi comprerà questa emozione meravigliosasono così felice che giuro: posso volare.Oh mio Dio! Non voglio perderlo.Allora cosa devo fare per mantenere il cielo così bluci dev’essere qualcuno che lo comprerà.