Ho trascorso i primi giorni dell’anno in compagnia della mia famiglia, di quella di mio fratello e dei monti pallidi che amo tutti con uguale trasporto.Ho lasciato i problemi di valle con il loro fardello onusto per respirare l’aria più elevata delle cime e godere del candore nitido della neve.È un momento di gioia che mi concedo con periodicità, non ha qualcosa di straordinario, semmai di necessario, per questo è più difficile da raccontare.Dei giorni belli trascorsi lascio traccia con un paio di episodi, anche questi ormai diventati tradizione, che hanno inciso una traccia più sensibile nel ricordo di questi giorni. Sono nato il 4 Gennaio, succede così molto spesso che il compleanno coincida con la mia transumanza a quote maggiori. Questo comporta che il giorno sia speciale, non solo per il senso di leggerezza della vacanza, ma per la maggiore difficoltà che infliggo ad amici e parenti di rintracciarmi e di trovarmi per farmi gli auguri.Credo che sia la cosa particolare del compleanno, lo è per lo meno al mio modo di vedere, questa vicinanza di cuori e di benevolenza che rendono speciale un giorno dove altrimenti il sole sorge alla solita maniera e tramonta come sa fare con pennellate che non si ripetono mai.Ma quest’anno una serie di coincidenze ha reso tutto ancora più speciale, proprio a partire dal sole.In occasione del mio genetliaco è capitato infatti che il sole, che da quelle parti sboccia sopra le cime verso le nove di mattina, trovasse di suo gusto la Milonga delle Dolomiti per ballare assieme alla luna quella danza sempre meravigliosa che produce una eclissi.Dopo l’inizio di un giorno diverso anche per il frequente agitarsi del cellulare desideroso di mettermi in contatto con voci lontane, è bastato attendere la sera. Qui, complici diversi fattori, quali la familiarità con i gestori dell’albergo, che ci regalano squisita ospitalità da svariati anni, ed altri interventi occulti di mani amiche, mi sono visto deporre sul tavolo una torta con una candelina per ogni anno trascorso: e sono cinquanta.A memoria una delle occasioni più uniche che rare che vedesse questa corrispondenza biunivoca altrimenti sublimata dal paio di piccoli ceri con numero.Come da tradizione vanno tutte spente con un fiato solo, e anche per quest'anno è andata bene; la gara comincia a farsi dura, però, forse mutuando l’esperienza da subacqueo del fratello potrò migliorare la mia apnea.Una cosa sento il piacere di aggiungere, una cosa che rende il giorno del compleanno un momento di teporoso e indimenticabile ricordo: il contatto con gli amici; approfitto allora per ringraziare tutti della vostra presenza e del calore, delle parole lusinghiere che ancora devo meritarmi e del regalo di quel filo tenace ed invisibile che lega i cuori come in una danza, come in un coro di voci in armonia, che accompagna strada facendo :).