Da zer0 a me

月の兎 –Tsuki no usagi


O luna del monte,illumina la viaal ladro dei fiori(Issa) Inizia da oggi in estremo oriente l’anno del Coniglio o anno della Lepre, che durerà fino al 22 Gennaio 2012. Gli orientali, come molte altre popolazioni a noi più vicine, hanno istituito calendari basati sulle fasi lunari. Per questa ragione il calendario cinese e il suo zodiaco non corrispondono esattamente all’anno occidentale di riferimento.Complice la luna nuova, quindi, ecco entrare il quarto animale dell’oroscopo cinese a caratterizzare i giorni a venire.Luna e lepre sono anche il pretesto per raccontare una antica leggenda che mi ha rapito il cuore per la sua semplice preziosità: la leggenda della lepre nella luna, appunto.Le origini di questa tradizione risalgono alla tradizione buddista narrata nel Śaśajâtaka, una raccolta di favole con intenti morali, non troppo diverse dallo stilema di Esopo.Attraversando il confine con la Cina, la religione buddista ha portato con sé le proprie tradizioni, che la cultura cinese ha fatto proprie nel Chu Cí (I canti del Sud) una raccolta di poesie risalente al periodo dei Regni Combattenti.Finalmente attraversando il mare è giunta fino in Giappone dove ha preso il nome che caratterizza il titolo di questo post.La storia persegue l’intento di celebrare ed esaltare le qualità buddiste del sacrificio e della carità, prerogative che non devono conoscere limite, ma vanno offerte ad ogni costo; ed ecco la storia che ho ritradotto, con i miei limiti evidenti, dalla versione della poesia giapponese scritta dal monaco Ryokan: Accadde in un mondo, tanto tempo fa si dice: Una scimmia, un coniglio e una volpe uniti dall’amicizia, nelle mattine si dileggiavano tra campi colline, nelle sere poi tornavano alla casa della foresta, vivendo così mentre gli anni passavano.  Quando Chang’e, sovrana del cielo, udì questo fatto, curiosa di sapere se era vero, si trasformò in un vecchio, dal passo barcollante e così viaggiò fino ad incontrarli.  "Voi tre", disse, "siete di specie diverse,""ma dicono che giochiate assieme con un unico cuore". "Se quello che ho sentito è vero, vi prego salvate un vecchio che ha fame! " Poi ha appoggiò il suo bastone, e sedette per riposare.  È cosa facile dissero, ed all’istante la scimmia apparve dal boschetto dietro di lui portando nocciole che aveva raccolto lì;la volpe tornata dal ruscello di fronte a lui, tra le mascelle serrate portava un pesce catturato. Ma il coniglio, nonostante saltasse e saltasse ovunque non aveva trovato niente, e gli altri lo disprezzaronoperché il suo cuore non era pronto come i loro.  Misero me! Pensò e poi disse: "Scimmia, tagliami legna da ardere! ""Volpe accendi il fuoco con questa! "  Quando fecero quel che aveva chiesto, si gettò in mezzo alle fiamme, e si offri come pasto per il vecchio sconosciuto.  Appena il vecchio vide questo, il suo cuore si strinse. Alzò gli occhi al cielo, gridò ad alta voce, poi cadde a terra, in un istante, battendosi il petto, disse agli altri, "Ognuno di voi tre amici ha fatto del suo meglio," "ma quello che ha fatto il coniglio mi tocca di più!"  Poi ricompose il coniglio tutto assiemeE cullato il corpo morto tra le braccia, lo prese e lo depose a riposare nel palazzo della luna.  Da quel momento fino ad oggi Dall’evento è stato narrato questo raccontodi come il coniglio divenne parte della luna; ed anche io quando l’ascolto scopro le lacrime bagnare la manica del mio vestito.  
Da allora i giapponesi vedono nella luna una lepre che pesta il Mochi nel mortaio e prepara da mangiare nel Palazzo della Luna, così la festeggiano contemplandola nella festa del Tsukimi, la luna piena d’AutunnoBuon Anno!