Di tutto un pò

AMICI E NEMICI


Confondiamo quasi sempre gli amici con i nemici, e viceversa, e lo facciamo inconsapevolmente, in buona fede. Crediamo che quelli che ci assecondano e sono d'accordo con noi su più linee siano le persone “giuste” da frequentare e a cui volere bene. Se fossimo un po' più centrati e in armonia con la nostra anima, ci accorgeremmo invece che quelli che ci aiutano a migliorarci sono quasi sempre persone che mettono in discussione qualcosa di noi, costringendoci così a guardare quel qualcosa che noi non vorremmo riconoscere in noi stessi. E' pur vero che essere criticati negativamente fa percepire colui che critica come una persona maligna,ma quasi mai è la malignità a far parlare le persone; di solito è la rabbia di non saper trovare armonia con qualcuno a far uscire dalla bocca frasi poco eleganti e poco gradevoli per chi le riceve. Se, dunque, andiamo ad analizzare un'incomprensione tra persone, troveremo alla base di quella mancanza di comunicazione una forma di narcisismo, volto a voler esaltare il proprio ego piuttosto che l'ego altrui e non c'entra niente la ragione o il torto, il bello o il brutto, l'argomento di discussione nelle incomprensioni poco conta, quello che conta è prevaricare l'altro e avere la meglio ai suoi occhi o a quelli di altri. Ecco come la superficialità dilaga tra gli individui. Nel voler primeggiare o far valere il proprio essere si finisce con il rinnegare la propria anima, sempre volta a trovare armonia e comunione con tutto e tutti. Dunque, non voler vivere nell'armonia è una scelta che fa chiunque decide di volersi far valere. Far valere cosa? Dovremmo chiederci. Di solito si vuole far valere solo la propria personalità, il proprio ego e, dunque, non si tratta nemmeno di amor proprio, ma di presumere di dover essere capiti o rispettati per la propria prepotenza. Se si scende dalla scala della presunzione, scala che oramai ha raggiunto altissime vette, ci si ritroverebbe in un campo arato dove cresce spontaneamente ogni frutto dolce e ci si riconoscerebbe per ciò che si è, senza l'idea di dover imporre ad altri il riflesso di ciò che noi vorremmo che gli altri fossero. Superando le apparenze sapremo riconoscere gli amici dai nemici e chiamare le persone con il loro vero nome e non con lo schiocco delle dita. La sincerità sta nel riconoscersi uguali agli altri, il resto è illusione.                                                      BUON WEK END.... RITA