mi sa ke nn esisto

Post N° 50


Le modalità di comunicazione tra singoli sono una difficoltà continua, estenuante, a volte insuperabile. Dici una cosa, il tuo vicino ne capisce un'altra...non c'è scampo e nn c'è requie. L'unico, imperfetto modo per rimediare è parlare ancora e ancora, aggiungere detto al già detto; finchè le divergenze restano, ma almeno si prende coscienza della loro ineluttabilità.A me dispiace non farmi capire e mi spiace se nn mi capiscono. Siccome sn considerata una persona strana, qualunque cosa ciò voglia dire, succede spesso. Xò nn posso e nn voglio censurarmi, se il mio modo di pensare non reca danno a nessuno. E nn sono disposta a considerare la diversità di opinione, in sè e per sè, elemento pernicioso. Alla makkinetta del caffè, l'altro giorno, trovo un collega:-"Ma stai ancora tutta vestita di nero, così funebre...ora ke arriva il sole e la bella stagione!"Ed, io :-"secondo certe culture la luce solare è associata alla morte...a parte ke nn mi vesto di nero xkè sn a lutto. T. Mann riporta nella quadriologia di Giuseppe questa concezione e dunque nella mediterraneo antico forse...e poi in certe poesie di Ungaretti..."E lui: -" noooooooooooo, gli egizi veneravano il sole come fonte di vita!"E io: -"ma la mezzaluna fertile..."E lui: -"makkè mezzaluna e mezzaluna! Nessuno associa il sole alla morte a parte sto' Giuseppe ke è un amico tuo!"Insomma, io sono mistificatrice e lugubre...e strana ovviamente, xkè vestirsi di nero sempre nn sta bene...nn si può fare. Il problema è ke il collega in questione è pure simpatico e di solito gentile con me...nn mi posso neppure arrabbiare tanto, x questa cosa!A qualcuno risultano x caso altre fonti, a parte Mann e Ungaretti, in cui il sole è associato alla morte? Giusto x aggiungere altre presunte bizzarrie...Grazie.