mi sa ke nn esisto

Per i NO prossimi venturi.


Qualcuno si è messo finalmente in testa di approvare una efficace normativa antistalking ed i media riportano in toni enfatici (e con le inevitabili sbrodolature giuridiche) la notizia dell'approvazione alla Camera dei deputati di questo testo normativo, a larghissima maggioranza. E certo, sono quei temi sui quali sarebbe assai politicamente scorretto, nonchè politicamente svantaggioso, non mostrare una posizione netta. E dunque, solidarietà alle povere donne molestate e morte ai persecutori. La speranza, a questo punto, è che stavolta il nostro legislatore faccia le cose per bene. Dalla rapida scorsa che ho dato al progetto di legge, si tratterebbe, nella sostanza, di un paio di aggiunte al codice penale, oltre ad altre modifiche procedurali sulle quali non mi sono soffermata. Che si sia scelto di intervenire sul codice, mi sembra una cosa lodevole: meno leggi si mettono in giro, meno confusione si crea. Il fulcro della riforma, è l'introduzione di un ipotesi aggravata di minaccia, riferita a condotte persecutorie. E poi, certo, l'aggravante in caso di omicidio. A questo punto non resta che sperare nella effettiva funzione deterrente delle nuove norme, se e quando saranno davvero in vigore. Perché, intendiamoci, che lo stalker assassino sia condannato all'ergastolo serve senza dubbio, ma serve relativamente. Senza contare che già di per sè l'omicidio è reato punito in maniera pesante e diverse aggravanti, applicabili pure alla condotta di molestie, già consentivano al giudice di comminare la pena dell'ergastolo. Ciò che soprattutto preme o dovrebbe premere, è riuscire a stroncare sul nascere condotte di questo tipo. Non sarà facile, perchè si tratta di fattori culturali: da decenni siamo martellati dalla mitologia del "io faccio quello che voglio e se non mi viene dato me lo prendo". I messaggi in senso opposto sono per lo più proforma, poco convincenti e minati da un buonismo inconcludente. Occorre che tutti si mettono in testa che non si può sempre ottenere quello che si vuole. Non si più perchè esistono dei limiti e quei limiti sono dati in primo luogo le persone che ci circondano e che possono aver bisogno di spazi nei quali non siamo ricompresi...anche se la pensiamo in maniera diversa.      Ci sono dei no che sono NO e basta; NO e adesso lasciami stare. E sono no che vanno rispettati.