Buondì a tutti...e speriamo che sia buono davvero. Da un po' di tempo la natura deve aver deciso che non è più il caso di concedere sconti e così tartassa il genere umano un po' ovunque. E' una delle costanti dei tg di questi giorni: mal tempo, maltempo, maltempo. A volte, mi viene da pensare per una forma perversa di consolazione, l'indagine si estende ai cataclismi del resto del mondo. Però, non so voi, io non mi sento particolarmente consolata all'idea che sta andando a fuoco mezza Australia. A volte ho l'impressione che il pianeta terra non ci sopporti proprio più e stia cercando, in maniera più o meno garbata, di farcelo notare: siete fastidiosi, sfacciati, arroganti. Se proprio dovete starmi sulla schiena, imparate un po' di buone maniere. E abbiate un po' di rispetto. Tanto si ritorna sempre lì. E si tratta di qualcosa che c'entra poco con la moda dell'animale domestico. E' passato sul tg la storia dei cagnolini importati illegalmente dall'Europa Orientale...ed ecco che la redazione del tg è stata inondata di richieste per avere uno di quei graziosi affarini. Ma non c'entra nulla con il rispetto per la natura. Che rispetto può esserci nel costringere, ad esempio, un cane nei pochi metri quadrati di un appartamento? O nell'insegnarli ad espletare i propri bisogni ad orari convenuti, necessariamente e per ragioni di igiene quelli che vanno bene al padrone? E non mi si dica che sono animali domestici: ho sempre pensato che il concetto di animale domestico fosse un sofismo a benficio degli uomini. Un animale non è mai davvero domestico; al limite è più o meno addomesticato...ed addomesticare un animale non mi pare un gran gesto di affetto nei suoi confronti, perchè significa imporgli le abitudini umane. E poi, insomma, ci sono le solite discriminazioni, squisitamente umane. In principio gli animali erano tutti uguali, poi è arrivato l'uomo è ha generato equivoci. Si parla di cani e gatti: grandi levate di scudi. Guai a chi tocca cani e gatti...cani e gatti forever. Già i clamori sono minori per conigli e polli di allevamento: si certo, esistono i vegetariani...ma insomma la maggior parte della gente non si fa venire le turbe, quando deve affrontare una bella porzione d'arrosto. Ed è giusto, dico io, per carità. Infine, i ratti, che fanno schifo e portano malattie, non se li fila proprio nessuno, se non per ricordarsi di derattizzare senza pietà. E, per dirla tutta, non sono animali pure i calabroni, le vespe e le vipere? Io penso che ci fosse un equilibrio alle origini, che si è perso e che ha condotto al tutti contro tutti: il forte mangia il debole e via dicendo. L'uomo, con premeditate aggressioni, aggiunge altri scompensi allo scompenso globale. Almeno, abbia la decenza di non mettersi il cuore in pace comprando il capottino nuovo al chihuahua!
Cappotti nuovi per chihuahua.
Buondì a tutti...e speriamo che sia buono davvero. Da un po' di tempo la natura deve aver deciso che non è più il caso di concedere sconti e così tartassa il genere umano un po' ovunque. E' una delle costanti dei tg di questi giorni: mal tempo, maltempo, maltempo. A volte, mi viene da pensare per una forma perversa di consolazione, l'indagine si estende ai cataclismi del resto del mondo. Però, non so voi, io non mi sento particolarmente consolata all'idea che sta andando a fuoco mezza Australia. A volte ho l'impressione che il pianeta terra non ci sopporti proprio più e stia cercando, in maniera più o meno garbata, di farcelo notare: siete fastidiosi, sfacciati, arroganti. Se proprio dovete starmi sulla schiena, imparate un po' di buone maniere. E abbiate un po' di rispetto. Tanto si ritorna sempre lì. E si tratta di qualcosa che c'entra poco con la moda dell'animale domestico. E' passato sul tg la storia dei cagnolini importati illegalmente dall'Europa Orientale...ed ecco che la redazione del tg è stata inondata di richieste per avere uno di quei graziosi affarini. Ma non c'entra nulla con il rispetto per la natura. Che rispetto può esserci nel costringere, ad esempio, un cane nei pochi metri quadrati di un appartamento? O nell'insegnarli ad espletare i propri bisogni ad orari convenuti, necessariamente e per ragioni di igiene quelli che vanno bene al padrone? E non mi si dica che sono animali domestici: ho sempre pensato che il concetto di animale domestico fosse un sofismo a benficio degli uomini. Un animale non è mai davvero domestico; al limite è più o meno addomesticato...ed addomesticare un animale non mi pare un gran gesto di affetto nei suoi confronti, perchè significa imporgli le abitudini umane. E poi, insomma, ci sono le solite discriminazioni, squisitamente umane. In principio gli animali erano tutti uguali, poi è arrivato l'uomo è ha generato equivoci. Si parla di cani e gatti: grandi levate di scudi. Guai a chi tocca cani e gatti...cani e gatti forever. Già i clamori sono minori per conigli e polli di allevamento: si certo, esistono i vegetariani...ma insomma la maggior parte della gente non si fa venire le turbe, quando deve affrontare una bella porzione d'arrosto. Ed è giusto, dico io, per carità. Infine, i ratti, che fanno schifo e portano malattie, non se li fila proprio nessuno, se non per ricordarsi di derattizzare senza pietà. E, per dirla tutta, non sono animali pure i calabroni, le vespe e le vipere? Io penso che ci fosse un equilibrio alle origini, che si è perso e che ha condotto al tutti contro tutti: il forte mangia il debole e via dicendo. L'uomo, con premeditate aggressioni, aggiunge altri scompensi allo scompenso globale. Almeno, abbia la decenza di non mettersi il cuore in pace comprando il capottino nuovo al chihuahua!