mi sa ke nn esisto

Note a margine.


Il comma secondo dell'art.7 della nostra Costituzione è piuttosto tecnico, da addetti ai lavori: "I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale".In un certo senso, si scava una buca e poi si cerca di riempirla. Perchè prima vengono citati i Patti lateranensi, quale fonte, abbastanza ovvia, della regolamentazione tra i due le due entità indipendenti e sovrane; poi si teme di essersi spinti troppo oltre...ed allora si fa una sorta di marcia indietro, specificando che sì, va bene rammentare sti' patti, ma tutto questo non impone la necessità di un procedimento lungo e difficile per la loro modifica. Un aggiustamento di tiro, insomma; che per il profano contribuisce a rafforzare la convinzione della preminenza cattolica, rispetto alle altre fede. Una questione di sfumature, di parole utilizzate (in termini di quantità e quantità); più che di reale consapevolezza giuridica.Eppure, di nuovo, la fotografia dello stato dei fatti è precisa: si rammentano i Patti lateranensi e nessun altro patto, per nessun altro culto, semplicemente perchè, fino a quel momento, allo Stato italiano non era venuto in mente di stipulare nulla del genere. A questo punto, dopo tanti anni, è soprattutto interessante una cosa: se i padri costituenti, allora, siano riusciti anche solo ad immaginare gli strascichi polemici che sarebbe seguiti, a tante attenzioni particolari. Forse no. O, forse, li ritenevano un prezzo inevitabile; ed accettabile.