Giovani con Casini

Buttiglione: La politica e i valori


Il presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione, spiega che “l’Udc accoglie con favore la richiesta formulata da Scienza e Vita di prendere impegni chiari sui temi etici”.“Siamo da sempre in prima linea nella battaglia per la difesa della vita e della dignità umana, dal concepimento fino alla morte naturale, -sottolinea Buttiglione- ed abbiamo dato un grande contributo per mettere le questioni eticamente sensibili al centro del dibattito pubblico italiano.”“L’Udc –prosegue- su questi temi non si rifugia in un ovvio rimando alla libertà di coscienza perché la politica non può sfuggire alle domande sui valori”.Buttiglione spiega quindi che il suo partito ha affermato “una idea della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna per generare ed educare dei figli” che “è la stessa idea di famiglia che è contenuta nella Costituzione italiana”.“Abbiamo dato un contributo essenziale – rileva- sia per formulare che per difendere la Legge 40 ed in questa legislatura ci siamo opposti con tenacia e con successo al tentativo di legalizzare l’eutanasia e di introdurre un matrimonio di serie B in contrasto con la Costituzione italiana.”“Abbiamo fatto proposte per una diversa e migliore lettura della Legge 194” continua sottolineando che “la Legge 194 non è una buona legge perché non riconosce il diritto alla vita del bambino. Sappiamo però – osserva- di non avere le forze per cambiarla in modo radicale e sappiamo anche che in Italia la prassi del nostro sistema sanitario è andata molto oltre i limiti della Legge 194”.Per questo, chiarisce “molto si può fare per la vita anche all’interno della Legge 194, ripristinandone una corretta lettura”. 
“Il progetto di legge Buttiglione – spiega quindi- propone di interdire l’aborto oltre la ventesima settimana di gravidanza. Non è possibile condannare a morte bambini che chiaramente mostrano la capacità di respirare e di sopravvivere anche se solo per brevi periodi. Come dice giustamente mons. Elio Sgreccia- continua- la perdita di vite umane non è un fatto di coscienza privata poiché rappresenta un problema di bene pubblico…perché il primo bene è quello della vita”. Fonte: www.noipress.it