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QUANDO VINCIAMO UN TROFEO


Quando vinciamo il trofeo oppure otteniamo un successo, la gioia che ne consegue è alimentata dalla soddisfazione personale e dall'orgoglio. I complimenti ci gratificano e ripetiamo a noi stessi: "Sono stato bravo, ho vinto, me lo sono meritato!" Questo bisogno di auto-affermazione e di stima è radicato nella nostra natura e vorremmo proiettarlo anche nella religiosità e nel rapporto con Dio: immaginiamo che per meritarci la vita eterna dobbiamo compiere molte opere buone mostrando a noi stessi e a Dio che in fondo siamo migliori di molti altri. Dio però ci dice chiaramente attraverso la Bibbia che non ha deciso di premiarci, ma di offrirci un dono graduito, immeritato. L'unica condizione per accedere alla Sua Grazia ed entrare nella vita eterna è una fede viva e autentico credere in Gesu', il Figlio di Dio, ascoltarlo, amarlo e seguirlo.Nessuno può vantarsi davanti a Dio, solo chi comprende di non meritare nulla potrà ricevere il regalo della salvezza. Ritenere di avere dei meriti equivale a sminuire la grandezza del dono di Dio che si è realizzato alla croce, perchè lì Gesu' ha vinto il peccato per quanti credono in Lui. Non pretendiamo nessun premio perchè non meritiamo nessun premio. Accettiamo il dono di Colui che ha gridato sulla croce:" TUTTO E' COMPIUTO!"........ e ringraziamolo. Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede, e ciò non viene da voi: è il dono di Dio. Non è in virtu' di opere affinchè nessuno se ne vanti.  (EFESINI 2:8-9)