Fluido Magico

lo Spaventapasseri


                 Poesia: Spaventapasseri Unico, solo, vestito di povere spoglie,baluardo di segreti rapiti,il tuo sguardo, all’orizzonte coglie,nuvole erranti di sogni svaniti.                          Custode di campi di grano                         che al sole prende il suo colore,                         a tutti tendi la tua mano,                         nessuno ascolta il tuo dolore. Perché ti lasci guidare?Perché non diventi vivo di te?Perché ti vuoi isolare?Perché non rispondi ai tanti perché?                         Continuano a razziare il tuo frumento;                        ti fanno fare una brutta figura,                        pensano che non hai sentimento,                        e che di te, non hai mai cura. Perché lo sguardo così compassato?Custode di cosa, per conto di chi?Qual’è il ruolo che ti hanno assegnato?Perché inerme stai sempre lì?                         Non rispondi, non usi maniera,                        ti lasci cullare dalle ali del vento,                        il tuo cuore chiuso in una cerniera,                        lacrima, per un solo momento.              Poesia scritta a Racale, il 12 agosto 2005.