Sperando cosa?

Lo stress del Natale


Non amo particolarmente il Natale.Sorvolando sull'aspetto religioso, che lascio ad ognuno libertà di viverlo spiritualmente come vuole, vorrei soffermarmi piuttosto sull'aspetto commerciale di tale festa e sul business collegato che fa in maniera di portarmi ad odiare questa festa.Siamo appena al 22 dicembre e già sono nervoso, stressato, in rotta con la moglie causa lo stress accumulato in queste settimane, con il portafoglio già alleggerito per i cosiddetti pensierini, che moltiplicati x le varie persone, portano il totale ad una somma consistente.Ma non è solo l'esborso il problema..La corsa all'acquist è iniziata già sul finire del mese di ottobre, così non ci stressiamo sotto Natale...Palle!!!!tutte palle!!!Siamo al 22 e ancora mancano dei presentini...Mancano i bigliettii, mancano le stelle di Natale, mancano i fichi secchi e i datteri.Ma dico io...il cenone è una prova di resistenza?Salumi, mostarda, grana, agnolini, lasagne, bolliti, cotechino, arrosto, purè, spinaci, piselli, mandarini, datteri, fichi secchi, arachidi, noci, noccioline, ananas, oltre a sei-sette tipi di pandori e panettoni farciti, vini vari, liquori vari, caffè e ammazza caffè.Poi, dopo alcune ore dalla fine della battaglia....il pranzo di Natale..E vai... si ricomincia..manco fosse telethon..Il tutto condito dal continuo squillo o trillo di quel maledetto telefono cellulare, che, avendo whats app, fa in maniera che ogni cagata circolante in rete venga inviata, dai babbi Natale che hanno le più assurde sembianze, alle donne nude vestite anzi svestite da babbo Natale, agli auguri più fantasiosi.Senza contare gli auguri che arrivano da gente che consideravamo morta e sepolta.