La penna. Desio di te,da troppo tempo riposta nel cassetto,adesso basta...sei entrata nella mia vitaquando piccino la mammastringendo il fiocco biancosul grembiulino blu,prendeva la mia manoe s'accingeva ad accompagnarmi a scuola,quanto eri grande tra le mie ditae che fatica usarti su quelle pagine ingiallite ormai dal tempo,adesso è un altra cosa,la riscoperta e il gusto di una volta,immerso tra il verde e il profumo della frutta ancora acerba, ritorno due passi indietro,seduto all'ombra degli agrumie i colori del giardino,sei la mia unica distrazione,accanto alla compagnache mai mi lascia,lei...la solitudine,mi abbraccia, mi stringe, mi avvolge,mentre accarezzo queste righe,stringendo te ancora per un po'tra le mie dita,mia cara e vecchia amica,mentre la dolcezza del marino s'alzae soffia su i miei occhi chiusi,libero il pensiero vagaove l'anima cavalca impunemente,lontane praterie.Giù 31/07/201309.12.00Di Giuseppe Morelli(siae)Copyright registrato(Tutti i diritti riservati ®©)