LE MIE POESIE

VILE VITA...giù


Masterpiece.Rai 3 Masterpiece è un'officina aperta, un cantiere di idee. Manca ancora del tempo alla messa in onda, ma una prima grande soddisfazione l'abbiamo avuta: far sapere all'Italia che 4919 scrittori avevano un romanzo nel cassetto. Scrittori veri o presunti, uomini arrivati che utilizzano la scrittura come sfogo, menti geniali nascoste anche ai propri cari, gente semplice che scrive dopo aver messo a letto i bambini e tante altre storie. I primi a sorprenderci siamo stati proprio noi. Per Masterpiece cerchiamo solo i migliori scrittori..  Leggendo.....Emozioni nascono...la Vita è una sfida e io sfido te Vita Mia...!!!...giùVita Ingrata. Vita ingrata, mi hai preso di mira dal primo giorno che ho visto la luce, lasciando quel mondo sì dolce, ove ero stato generato e nutrito con tanto amore, mi hai ostacolato in ogni modo anche quando per la prima volta ho posato il piede in terra, barcollavo, poi le prime corse brevi, verso le braccia che custodivano amore e affetto per me, tu mi hai fatto lo sgambetto cara vita, mi hai fatto crescere, tra sorrisi dolci, ricoperti da amara panna, ho calpestato la terra, lasciando orme, ove il primo fu un Italiano a scoprirlo e li stupire me stesso e chi credeva in me, mi hai ripreso e riportato con l'inganno nella Patria, hai giudicato me, senza che uno straccio di parole scritte in fila e lette innanzi a una giuria, potessero difendere questo corpo e questa anima, armi puntate erano cariche e pronte al tuo comando per far fuoco,contro il mio io, già da tempo avevi deciso, mi hai messo alla berlina in questa piazza, sotto lo sguardo incredulo del popolo,lasciando al suo peggiore sfogo su questo corpo, smorzando l'anima, che resta viva e mai morrà per mano tua, stolto che non sei altro, chiunque tu sia, che giudichi la vita d'altri e mia su questa terra, ove non cresce più neanche un filo d'erba,senza che tu decida, un giorno mi libererò di queste catene, abbatterò la ghigliottina,che ogni giorno, la tua maniacale mente affila, pur di tranciare teste che mai hai ascoltato, misero uomo che vanti il posto tuo e calpesti il lavoro d'altri, che tanto sacrificio han dato a un filo di speranza, non ti sei ancora reso conto,che in questa piazza ove la vita ha giudicato me e altri, un giorno aprirà le porte alla tua anima e troverai giudici con il ghigno stretto, giudicheranno te mettendoti in ginocchio innanzi a loro, mai vantarsi di nulla e di nessuno, ne lasciare le briglia al comando dell'orgoglio, quando c'è il popolo affamato, la vita caro uomo, è una ruota, gira lentamente, nulla e mai nessuno l'hanno evitata, neanche l'oro pote tale miracolo, a quel giudizio insindacabile piegherai la schiena e li, mentre attenderai la lama cader sì lenta, che tu stesso hai affilata, ricorderai ogni cosa in pochi istanti, ti passerà la vita innanzi e non ti accorgerai di nulla, ma l'anima vedrà rotolare il capo tuo nella cesta che hai intrecciato sì abilmente, con le tue stesse mani e una lacrima, l'ultima tua, cadrà nel fango che hai generato, quando sedevi in alto e col sorriso, lasciavi altri rotolare, in quella vile vita.Giù 22/10/201309:30Di Giuseppe Morelli(siae)Copyright registrato.(Tutti i diritti riservati ®©)