LE MIE POESIE

L'AMATA VETTA...giù


L'Amata Vetta. Amai la terra un dì,ne ebbi cura,la ripulii,la resi bella e fertile,chissà perché la terra piace a tutti,ma lavorarla no,è troppo faticoso,l'amano quando è fertile,disseminata da lusinghee falsità con guanti, sfruttata prima e abbandonata dopo,la terra resta la silente,giace e soffre quel falso raggio da un cielo mai dipinto e senza pioggia alcuna per dissetarla,l'amore mio fu tale,che vidi nascere i frutti in quella terra tanto amata,crebbero dei fiori belli e colorati,la gioia mia in quel giardino adorato,ma spine alte e acuminatetravolsero il cammino,stanco e avvilito da acre vita,cacciato via dalle intemperiescatenate per opera del male,abbandonai l'amata terratra lacrime e disperazione,son nato dall'amoree questo è il mio destino,amare con passione la terra del desio,stringerla al petto,sentirne il suo profumo travolgere la vita,aprire un solco sì profondoe seminarla con amore,donando al ventre della stessa ogni attenzione,son stanco di vagare il mondoper terre sconosciute,aride e secche,ove i venti soffiano sì forti da non poter vedere altro che solitudine daffetti,innanzi a me solo una vetta s'erge,alta e ricoperta dal candore,appena il sole s'alza su di lei,parto e tento la scalata, desio più grande è di baciare quella roccia, con me un fazzoletto e poche cose,ma tanto amore riposto nel mio sacco,la osservo ogni dì che sfiora il cielo suo,sei te che voglio adesso amata vetta,fosse l'ultima delle mie impresesu questa terra acre e secca,ti scalerò un po per volta,lasciando su quella roccia inciso,l'amore mio per te.Giù 12/11/201306:35Di Giuseppe Morelli(siae)Copyright registrato(Tutti i diritti riservati ®©)