LE MIE POESIE

L'INCONTRO E LO SGUARDO...giù


Anche se piove e il tempo non aiuta, può accadere di tutto se lo desidero, lascio alla mente il desio e all'emozione la voglia di prendere il volo,scrivendo pagine di vita mai accadute,ma gia pronte nella mia immaginazione.."L'incontro e lo sguardo" Pioveva,il tempo era tra i peggiori,vento, lampi e tuoni, ma per me c'eri tu,la mia dolce primavera. Quel dì mi trovai li per caso,ero nuovo di quel luogo e il tempo scatenò il finimondo in pochi istanti,quel locale a due passi,era l'ideale per attendere la fine di quel forte nubifragio,una manna dal cielo,come un oasi apparsa in pieno deserto, sotto un sole rovente,presi posto e un giornale,i miei occhi si muovevano tra le righe sì veloci alla ricerca di qualcosa che incuriosiva, la mia tenacia del sapere di quel luogo sconosciuto, poco alla volta il bar si riempì e il vocio s'alzo a tal punto, da non sentire più il maltempo che imperversava fuori,nel frastuono del locale,una voce timida ma sicura di se stessa,mi chiese se quel posto,l'unico rimasto, era occupato,abbassai la rivista,curioso di sapere di più su quella vocegiunta da un paradiso a me sconosciuto,alzai la testa fino ad allora,calata su quella pagina, gli occhi si fusero in breve nei suoi,disciolti come zucchero,dal calore del suo sguardo,rimasi incantato a guardare i suoi occhi,era tutto pieno il locale,tutti di fretta li dentro,bagnati e grondanti di pioggia, fuori era brutto e scuro,sembrava calata la notte apposta per un incontro insolito, l'unico posto libero a sedere, era li innanzi a me,ed io assorto nella lettura, non me ne ero reso conto prima,le sorrisi e lei capì rispondendo al mio sorriso con il suo,il giornale non aveva più interesse alcuno,le dita per magia si aprirono e lo lasciai cadere sulle gambe,innanzi avevo le più belle pagine di vita da sfogliare, mai capitate prima, l'incontro divenne altro, lo sguardo penetrò i suoi occhi e iniziai a leggere pagine di vita, colorate di dolcezza, mai avevo pregato tanto il cielo,che quel temporale non avesse più fine,sapevo che con il sole sarebbe svanita quella nebbia che mi aveva avvolto tra le sue braccia, non tralasciai nulla di quel viso, di quelle labbra che si muovevano assaggiando il cornetto e gustando il cappuccino tra un sorriso e l'altro, scaturito da ciò che raccontavo. Ahimè il tempo volò via in fretta e il soleinvase il locale attraverso le ampie vetrate,presi il giornale, che nel frattempo era scivolato per terra, senza che me ne accorgessi, sollevai gli occhi sorridendo, rivolgendomi a lei per ciò che era accaduto, improvvisamente il gelo mi attarversò da capo a piedi, il silenzio calò in un istante, ero diventato un pezzo di legno, non un muscolo si muoveva, ne aveva il coraggio di muoversi, il posto era vuoto e sul tavolo, nessuna traccia, mi parlava di lei, mi guardai intorno, come un cucciolo perso per strada,senza possedere più il collare, possibile che avevo sognato e la fantasia mi aveva donato una forte emozione, al punto di viverla in quel modo? restai li a ragionare e cercare d mettere ordine in quella stanza, chiusa nel mio cuore dove era avvenuto un doppio avvenimento,la scoperta di una storia e un terremoto sì forte da capovolgere la vita, in pochi istanti, raccolsi le mie cose dispiaciuto e ricolmo di pensieri che traboccavano dalla mente, senza sapere quale esaminare, prima che raggiungessero il pavimento, per poi doverli raccogliere e confonderli tra loro,complicandomi di più la mia vita,già misteriosa e affranta, mi alzai lentamente osservando ogni angolo,speranzoso di vederla,niente, andai ala cassa a pagare,mi girai per dare un ultimo sguardo al locale, ormai quasi vuoto e vidi il cameriere venirmi incontro gesticolando con qualcosa in mano, " La sua amica mi ha detto di darle questo tovagliolo, dopo che lei fosse andata via" ringraziai con un sorriso smorzato dalla gioia misto alla curiosità di saperne di più di quell'incontro,forse era un angelo ? se fosse stato così, avrei cercato la stazione più vicina per il paradiso, con le dita trepidanti l'ho aperto lentamente, mentre il cameriere incuriosito anche lui attendeva di sapere, è usato dissi,sorrisi, dicendo tra me e me " buon segno" all'interno e giusto al centro,ove le pieghe si incrociano,un bacio stampato con le labbra dal colore rosso, con scritto " a Presto Uomo dei miei Sogni ", un sogno nel sogno,dal forte desio, che un emozione possa diventare una storia e un libro da scrivere insieme a te.Tratto da " L'incontro e lo sguardo" Di Giuseppe Morelli (siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©)