LE MIE POESIE

LIBERTA'...giù


Spedita alla Presidenza della Repubblica.Libertà. Nell'incanto dei pensieri senza meta viaggio,osservo il tempo dipinto con maestria dalla natura,tristi e spogli alle intemperie i rami stanno,ondeggiano al vento,tenendo su ali tremule,ti osservo caro pennuto e mi rivolgo a te,che libero saltelli da un ramo all'altro,infreddolito e stanco,dimmi,cosa è la libertà ?silente stai perché non puoi,canta finché ti va,sei nato liberoe puoi volare ovunque,io la ricordo appena quella parola,era un sentore allora,quando indossavo le scarpe apertee i calzoni corti,fuggivo via con i compagni della mia scuola,libero come te cantavoe tutti insieme saltavamo da un fosso all'altro,il vento mi accarezzava la folta chioma,inforcavamo la polverosa viache ci portava tra i filari d'uva,e li,all'ombra della vigna,riposavamo l'entusiasmo nostro,le dita mie e quelle dei compagnisenza sosta alcuna i chicchi coglievamo,porgendo loro le labbra rossee assetate di calura,bianchi o rossi eran lo stesso,quel nettare sì dolcetrapelava dalle labbra senza lavarlae con la mano ripassata in viso pulivamo la bocca,si rientrava in casa tutti di corsa,la mezza era passata,la polvere e la terra incollata al mio sudore,sembravo una maschera di carnevale,di corsa in bagno a ripulir le tracce sì vistose,a nulla serviva quando mio padre mi osservava,le scarpe erano diversee io sembravo terra lavorata,non un respiro davo innanzi a certi sguardiche allora odiavo,ma oggi con rimpianto vorrei ancora,insieme a quella libertà,che oggi ci è negata.Giù 01/02/201416:30Di Giuseppe Morelli(siae)Copyright registrato(Tutti i diritti riservati ®©)