LE MIE POESIE

IL BACIO...giù


Tratto da...."Un incontro particolare"Il Bacio. Un bacio non si dimentica mai, ma quello ricevuto, morirà con me. Ero li sotto la quercia, attendevo con gioia e ansia, il tuo arrivo, la primavera era appena sbocciata, come un fiore dai mille colori,profumava l'aria, la respiravo intorno,profumava d'erba fresca e fiori appena aperti, il marino miaccarezzava il viso, la giacca l'avevo tolta, avevo il fuoco dentro pensando a te, era li, sulla mia spalla, innanzi il mare,silente e piatto come un tavolo da gioco, ma blu come il cielo che avevo dentro il cuore, lui era calmo quel giorno, io tempestoso e agitato, ero il mare che attendeva la sua onda, volevo vederti arrivare, senza perdermi nulla, il viso, il sorriso, gli occhi, tutto ciò che mi avrebbe emozionato,volevo che restasse impresso nella mentecome un film, da rivedere nei momenti bui e soli,della mia vita, per ricordare gli attimi più belli,del nostro incontro.Sapevo che sarebbe stato meraviglioso, ne ero certo,la notte non avevo chiuso occhio, da quando mi scrivestiquel messaggio. Raccolsi un filo d'erba, lo avevo preso tra i tanti, tanto per far qualcosa, le mani non stavano ferme un solo istante. So io e Dio cosa avrei voluto sfiorare in quell'istante, poco dopo, senza rendermene conto, lo stavo masticando, ed era buono, era solo un filo d'erba, quando sei innamorato/a, ogni cosa assume un profumo e un sapore assai diverso, tutto diventa facile e più bello da vivere. Ritengo che l'amore per l'uomo, sia una medicina e una cura infallibile per farlo stare bene. Intorno a me una miriade di passeri e merli in amore, osservarli era un piacere, ascoltare i loro suoni era sublime, vederli saltellare felici tra i rami della quercia in vita, sotto la sua ombra, che avrebbe coronato il nostro incontro, innanzi a questo mare calmo e curiosone anch'esso, senza una nube che gli mostrasse l'ombra. Per un istante avrei voluto, che mi spuntassero le ali e, raggiungerti, portarti via con me, il braccio ormai si era abituato, si girava di continuo e io giù con gli occhi per vedere le lancette a che punto erano,il tempo fermo come al solito, sembrava essersi addormentatoe io avrei voluto far lo stesso sotto quella quercia, poter sognare te, fino al tuo arrivo. Finalmente una voce lontana, scandiva il nome mio, mi girai ove proveniva il dolce suono e vidi te, sorridevi di gioia, avanzavi lentamente, altro che onda, eri uno tsunami, che mi investiva e mi avvolgeva con tutta la sua forza, sembrava una scena a rallentatore di un film, già visto nel passato. Eri qui, a pochi centimetri da me, sentivo il tuo respiro, mi hai preso la mano, mentre ero intento a perdermi nei tuoi occhi, la stringevi, gli occhi ti brillavano, sembravano due calici ricolmi di gioia e io ne stavo assaporando con piacere la felicità, non una parola siamo riusciti a dire, eravamo come due trasmittenti, attraverso lo sguardo ricevevamo ogni vibrazione, perfino i battiti del cuore, il mio batteva in modo anomalo, ti ho lasciata fare, le labbra lentamente e timorose si sono sfiorate, stavi per stravolgere questa terra, quel bacio fu lungo e dolce, sapeva di te e di me, l'atto finale di un emozione unica, io già ero sotto sopra, l'aratro della vita mi aveva rivoltato per bene e preparato alla semina, per una stagione nuova, che avrebbe dato i migliori frutti d'amore, sotto il sole della vita.Giù 22/03/201405:37Di Giuseppe Morelli(siae)Copyright registrato(Tutti i diritti riservati ®©)