LE MIE POESIE

O MI AMI O MI ODI...giù


Foto di G.MorelliE' solo un mio pensiero,non una regola di vita,O mi ami o mi odi,vie di mezzo non conosco. Illumina il corpo,ma non dimenticare di dar luce alla tua anima.Siate sempre ciò che volete esseree soprattutto,mai cambiare l'amore per se stessi,per far piacere ad altri,l'amore va scoperto giorno dopo giornoe non scartato,non siamo pacchi regalo che una volta aperti,da gioia,usatoe poi gettato via nell'angolo più buioa prender polvere,a che serve il bello,quando l'anima non riflette l'ombra,la luce,il sole di cui parlo,nasce in noi solo se lo vogliamo,fate nascere quel raggio di luce,non mostrate ciò che di più bellocerca l'occhio,a chi non sa vedere con la sua menteoltre le forme,lo sguardo mio ama le forme,negarlo sarebbe stupido,ma esse vanno di pari passo all'anima,secondo il mio modo di osservare,altrimenti si diventa solo partedi una bella vetrina,guardata,ammirata,con il desio intenso di volerne il contenuto.Spesso capita che per paura di perdere qualcuno,ci si trasforma in altro pur di piacere,siate voi stessi e basta,plasmatevi come il vostro io chiede e vuoleinnanzi allo specchio della vita,dovete piacere a voi stessi prima,perdete ciò che non serve,ciò che oscura la vostra lucee il vostro mare interiore,vedrete la realtà,che per quanto brutta a volte può sembrare,perché l'uomo vuole sempre più,avrete ritrovato i veri valori della vita,ove nemmeno vi aspettavate di trovare.Innanzi a questo specchionon cerco compromessi,resto me stesso,bello o brutto,non ha importanza alcuna,non ricoprirò mai i solchi della vitache hanno rigato la mia pelle,quella delle rugheè vita vissuta,ero un bimboe lo sono stato per semprenel cuore di chi mi ha amatofino alla fine dei suoi giorni,oggi rivedo la mia vita in fotogrammi,dal bianco e nero,fino ai colori dell'arcobaleno,mi amo così come sono,non sono un manichino da mettere in mostra,ma una scultura di me stesso,plasmato e modellatodalle dita del mio io,secondo la mia mente e il cuor mio.La vita è fatta di vie scompostee piene di buche,in molte di esse,ho conosciuto il fondoe il fango ha ricoperto il viso mio,le lacrime mi hanno lavato il viso,e il sole che ho fatto nascere dal mio tramonto,lo ha asciugato.Inutile insegnare gli errori,bisogna cadere per capireDall'alto della poltrona tu riderai,senza aver mai provato una sola voltaa camminare a piedi scalziove la polvere nasce,dimenticando che un giorno,la poltrona e tutto il resto,rimarrà ove l'hai vistae forse l'hai vissuta,mentre tu diventerai partedi quella polvere odiata,mai calpestata,per non sporcare la tua figurae per assurdo lei,ricoprirà te,rendendoti nulla in questa vita.Giuseppe MorelliGiù 15/03/201607.18Opera e foto di Giuseppe MorelliCopyright registrato(siae)(Tutti i diritti riservati ®©)