LE MIE POESIE

TI AMO...giù


Bellissime parole di Cesare Pavese alla donna che amava.Cara Connie,volevo fare l'uomo forte e non scriverti subito, ma a che servirebbe? Sarebbe soltanto una posa. Ti ho mai detto che da ragazzo ho avuta la superstizione delle "buone azioni"? Quando dovevo correre un pericolo, sostenere un esame, per esempio, stavo attento in quei giorni a non essere cattivo, a non offendere nessuno, a non alzare la voce, a non fare brutti pensieri. Tutto questo per non alienarmi il destino. Ebbene, mi succede che in questi giorni ridivento ragazzo e corro davvero un gran pericolo, sostendo un esame terribile, perché mi accordo che non oso esser cattivo, offendere gli altri pensare pensieri vili. Il pensiero di te e un ricordo o un'idea indegni, brutti, non s'accordano. Ti amo.Cara Connie, di questa parola so tutto il peso - l'orrore e la meraviglia - eppure te la dico, quasi con tranquillità. L'ho usata così poco nella mia vita, e così male, che è come nuova per me. Amore, il pensiero che quando leggerai questa lettera sarai già a Roma - finito tutto il disagio e la confusione del viaggio -, che vedrai nello specchio il tuo sorriso e riprenderai le tue abitudini, e dormirai da brava, mi commuove come tu fossi mia sorella. Ma tu non sei mia sorella, sei una cosa più dolce e più terribile, e a pensarci mi tremano i polsi.Cesare Pavese - 17 Marzo 1950 Ti Amo.Facile da dire,difficile da provare,usata troppo spesso,usata male,soddisfare i desideri della carnerende l'uomo freddo e cinico,odiato e amato dalle donne,questo essere non conosce limiti,a volte mi vergogno d'esser talee somigliare a lui.Ti amo,questa parola l'avevo in mente ogni giornoda quando gli occhi miei si erano aperti alla vita,amavo lei in altro modo,ma la vita dona e toglie,e lei non è più con me,ma nel mio cuore è prigionieradi un'amore senza fine.Poi questa parola sì dolce,l'ho iniziata a odiare,con tutta l'anima,ti fa salire al cieloe ti riporta giù così velocemente da sotterrartie non uscire più da quel pozzo scavato gratuitamente per te,l'avevo sentita anche io tempo addietro,qualcuna me l'aveva sussurrata,era bello sentirselo dire,non siamo poi tanto diversi,il bello piace a tutti.A volte ho voglia di gridarlo al mondo,ma c'è sempre un pensiero fisso che mi frena.Pavese nella sua poesia parla di averla usata poco,la sente come una parola nuova,per me non è così,è come la mia pelle,rimasta incollata alla mia carne,tutto mi è piaciuto in lei,ogni lettera,ogni curva delle vocali,ogni dolcezza quando l'ho pronunciata,ogni emozione ricevuta.Non intendo cambiarla,ne rinnovarla.Quel Ti Amo per me resta ugualee dello stesso valore fino alla fine del mio tempo.Giuseppe Morelli.Giù 12/09/201605.50Di Giuseppe MorelliCopyright registrato(siae)(Tutti i diritti riservati ®©)