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Tra Sacro e Profano, San Michele Arcangelo ,Cerami En


Tra sacro e profano , è così che si ripete ogni anno l'antica tradizione di Cerami legata ad uno dei suoi Santi più amati,  San Michele Arcangelo. Il culto micaelico ha origini lontanissime addirittura arriva sino ai Longobardi ,periodo a cui è associata la sua nascita. Tante le storie e i racconti che si susseguono e si contrappongono, Michele è un Angelo Guerriero ,sconfige Uriel , che verrà scacciato al grido di Michael  "Chi è come Dio?"...Questo grido di battaglia, che in ebraico si pronuncia"Mi ka El", è poi divenuto il nome dell'arcangelo,che dotato di spada  accompagna le schiere angeliche, aiutando chi lo invoca nella risoluzione delle battaglie ( o sofferenze e tormenti della vita)...È proprio in questo contesto che per Cerami  diventerà simbolo di protezione e devozione. Quando in battaglia viene invocato a protezione dei Normanni e attraverso la sua potenza aiuterà a sconfiggere il nemico, liberando Cerami dall'invasione dei Saraceni,  nascerà cosi il vero e proprio culto e la devozione per il santo. Ruggero fece erigere una Chiesa di cui restano sono dei ruderi, e diede vita alla la confraternita di San Michele Arcangelo annoverata tra le piu longeve , oltre il millennio ormai .Tra le Tante caratteristiche e i simboli che legano i Ceramesi a San Michele, vi sono " i Banneri "  pesanti drappi ornati dal caratteristico colore Verde, colore usato anche per rappresenta il tipico vestito indossato dai membri della confraternita " u Vistimiantu". E  mentre il Santo è  vestito "in abiti da legionario romano: elmo con cimiero, ampio e lungo mantello rosso affibbiato sul petto, lorica ben aderente con gonnella striata indossata su una tunica celeste, calzari." ( cit. Michele Chiovetta), questi  dettagli verranno ripresi dalle abili mani delle sarte , ormai poche , che realizzano il tipico vestito di San Michele , simbolo di devozione e anche di tribolazioni , che viene indossato in occasione appunto di una "Promessa"  o di "voto" da grandi e bambini in segno di devozione e ringraziamento per la Grazia ricevuta. La  rappresentazione fedele dell'abito,  riprendendo i dettagli il piu possibile vicini all'originale,  rendono questo vestito un gioiello che riproduce fedelmente l'immagine di forza e sacralità che questo Santo rappresenta per la comunità Ceramese. San Michele diviene Giudice inflessibile delle Anime e  le protegge dagli attacchi di Santana, sulla sua  bilancia cerca di trarre a se le anime degli uomini che sono sopra in attesa della salvezza dell'anima. Ed è proprio con questo spirito di speranza che i ceramesi portano in processione la Statua lignea settecentesca del Santo scolpita da Filippo Quattrocchi di Gangi, con i suoi tratti angelici e delicati , unisce l'intera comunità ,e lo sparo dei mortaretti ,e delle campane che suonano a festa fa da sfondo ad una delle  processioni piu sentite e partecipate da tutta la comunità Ceramese.  AdeCavTeneroElfo