Messico e cose

Firenze 1966


Una mattina una delle città più belle del mondo si svegliò sotto metri di fango, e il fiume che si era infilato in ogni strada in ogni piazza in ogni casa.La città non riconosceva se stessa, dove erano bambini,ora fango. Dove erano mercati, ora fango. Dove erano mestieri, ora fango.Poi però con l'aiuto gratutito di tante piccole mani silenziose Firenze si svegliò un'altra mattina e fu più bella che mai. Una città che aveva sofferto, aveva pianto e adesso non soffriva più.Io mi sento pressappoco come Firenze , mi sono svegliato che non capivo più chi ero e guardandomi intorno tutto era diverso più vecchio e più stanco.Piano piano mi sto lavando via il fango e la tristezza. Desidero ringraziare tutte quelle manine che mi stanno aiutando, spero che quando sarò tornato qualcosa che sia bello vivere, potrò darvi una mano io.