Bisbigli d'onde

M A R E


Mi sono sempre chiesta come il mare possa sapere di buono ogni giorno. All’alba o sotto l’arsura del sole allo zenith o al tramonto. E la notte. Quanto amo il mare di notte.Il mare di notte regala pensieri e libera le emozioni. E’ come guardare dentro un nulla ricco di tutto. E’ guardare l’infinito sentendo la vertigine del vuoto. Via, via, andate via! Non c’è nulla da vedere. L’occhio vuoto fugge, ma l’occhio innamorato resta. Come si fa a non farsi inghiottire da quel nulla che è il mare in una notte senza luna?Una volta giocavo facile, mi piaceva il mare sotto la luna. A tutti piace il mare sotto la luna. Poi, una notte fredda, ho scoperto il mare senza luna.Il mare senza luna è giocare a nascondino con la propria anima. E’ un viaggio alla ricerca di sé stessi. E’ sprofondare in un nido amniotico piangendo e ridendo di ciò che si è diventati. Non mi lascia scampo, la mia anima m’aspetta dietro quel maledetto scoglio che fatico a vedere. Sbaglio occhi, lo so, ma l’uomo persevera nei propri errori.Di nuovo, l’illusione del sillogismo “complicato uguale bello e fascinoso” mi ha catturato. Tipico degli avidi di amor proprio. Tipico di chi ha un ego gonfio come uno Zeppelin. Ma ora ci provo a buttarmi nella banalità. Mica facile.Il mare al tramonto è il cuore che batte degli innamorati freschi di giornata. E’ la coppia che s’abbraccia e che prende il sapore e il colore del miele. E’ facile da spiegare a un bambino. Che ci vuole? Acqua e fuoco, l’acqua spegne il fuoco. ( W E B)