Lo studio dei neutrini, particelle provenienti dallo spazio cosmico che attraversano la Terra ha portato i fisici ad impiantare dei rilevatori in grado di catturare la loro presenza nei fondali del Mediterraneo. Il nome di questo esperimento è Nemo (Neutrino Mediterranean Observatory) e precisamente alla profondità di 3500 metri, nel Mar Ionio i sensori hanno identificato delle masse d’acqua estese fino a 10 km, che si muovono rapidamente ma con moto irregolare e vorticoso, appunto dei vortici. Tutto ciò viene raccontato alla rivista scientifica Nature Communications , da un gruppo di fisici dell’Infn dell’Università Cà Foscari di Venezia che stanno scoprendo questo mondo sconosciuto. Da cosa sono causati? – I dati raccolti fino a questo momento hanno fatto ipotizzare agli studiosi due strade:1) una causa locale, dovuta alla grande profondità del mare in quella zona2)la provenienza da altri mari, probabilmente l’EgeoLa risposta esatta è ancora ignota, servono molti altri dati e la conoscenza dei fondali marini per ora è molto limitata, perciò nei prossimi anni ne sapremo sicuramente di più.(w e b)
VORTICI SCOPERTI NEI FONDALI DEL MEDITERRANEO
Lo studio dei neutrini, particelle provenienti dallo spazio cosmico che attraversano la Terra ha portato i fisici ad impiantare dei rilevatori in grado di catturare la loro presenza nei fondali del Mediterraneo. Il nome di questo esperimento è Nemo (Neutrino Mediterranean Observatory) e precisamente alla profondità di 3500 metri, nel Mar Ionio i sensori hanno identificato delle masse d’acqua estese fino a 10 km, che si muovono rapidamente ma con moto irregolare e vorticoso, appunto dei vortici. Tutto ciò viene raccontato alla rivista scientifica Nature Communications , da un gruppo di fisici dell’Infn dell’Università Cà Foscari di Venezia che stanno scoprendo questo mondo sconosciuto. Da cosa sono causati? – I dati raccolti fino a questo momento hanno fatto ipotizzare agli studiosi due strade:1) una causa locale, dovuta alla grande profondità del mare in quella zona2)la provenienza da altri mari, probabilmente l’EgeoLa risposta esatta è ancora ignota, servono molti altri dati e la conoscenza dei fondali marini per ora è molto limitata, perciò nei prossimi anni ne sapremo sicuramente di più.(w e b)
