180chiliDgrasso

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 40.PelleLa sua pelle è segnata da piccole cicatrici rosse e brune.Il sorriso è gonfio e leggermente inclinato.Sergio mi aspetta alla seconda curva vicino al cinema.“Cosa è successo al tuo labbro?” chiedo “ Quello stronzo di mio padre mi ha beccato con la canna”“Niente di nuovo, ma dove ti ha visto?”“Alla Maggione, stavo con Aida e Vivian”“Chi è sta Vivian?”“è Vincenzo,no?”“Da quando si fa chiamare così?”“Da un po’, ha deciso di operarsi”“Cazzo, ma gli costerà troppo.Dove trova i soldi?” sorrido.“Da un po’ che batte” Guardo Sergio che mastica tranquillamente una gomma e me ne offre una.Col suo motore scassato ce ne andiamo in giro senza meta alcuna.Incontriamo Massimo e Jonny che ci accolgono con un sorriso.“Ehi,stasera ci venite al Kabana?” “ Io non lo so, c’è mia sore che sta male “dico, un po’ riflettendo.Sergio non sembra particolarmente interessato e snobba l’ipotesi dicendo che è roba per fighetti.41.KabanaIl Kabana è un locale un po’ oscuro e leggermente retrò, con piccole zone in cui appartarsi e poter parlare in intimità.I frequentatori sembrano delle checche isteriche chic, le donne quasi certamente sono ispirate al medesimo modello made in camion.Stranamente Sergio è seduto ai tavoli con un ragazzo biondo molto carino. Li guardo mantenendo le distanze e mi accorgo che sto calpestando una grossa merda appena cagata dal cane di Simona. Maledico quel fottuto cane mentalmente e col miglior sorriso falso rispondo alle solite domande:”come stai?” “tutto bene” ;come computer siamo programmati a recitare un copione e il regista è stato davvero molto crudele. Mi dirigo verso il cesso del Kabana per cercare di pulire la scarpa ma devo sbattere un po’ le mie tette contro il petto di due ragazzi alti e magri che stazionano davanti la porta a parlare esagerando la gestualità e modificando la voce. Finalmente con difficoltà entro dentro il bagno appiattendomi contro la parete guadagno il lavandino. Dalla porta adiacente si odono grugniti di piacere coperti soltanto in parte dalla musica. Esco fuori e finalmente respiro.  42.VetriPeppe ha un culo da favola; con quel culo fa tutto: mangia, parla, ascolta.Me lo ritrovo davanti al Kabana e subito chiede:" Samu, ma sei venuta col camion?""No,pulla, sono arrivata con Jessica l'Anoressica ma il camion l'abbiam lasciato in via Oreto in doppia fila" rispondo io" e scusa ma non dovevi cambiare modello?"" no, costa troppo e poi sai che sto troppo chic con questo qui e ho soltanto cambiato il calendario""quale hai preso?"" quello di Aida Yespica,quella che mia madre chiama Aida Lesbica dato che disconosce ogni vocabolo diverso da quelli dialettali""Samu, ma sai che sono innamorato?" dice Peppe con faccia sognante.Ed ecco che io cerco di fare la faccia interessata essendo consapevole che:1) Peppe s'innamora almeno 3-4 volte al mese 2) quando poi molla il bellimbusto poi neanche si ricorda il nome3)la settimana successiva diventa una zoccola peggio dei markettariPeppe mi guarda e all'improvviso sfodera una parrucca bionda e si mimetizza in Anastacia cantando e ballando simil Cuccarini."Oddio!!! penso, gli è tornato l'attacco di frociaggine acuta" Giunge Max e vedendo la scena, dice di star tranquilli che nel giro di qualche minuto dovrebbe calmarsi ma non smette di dimenarsi, adesso è fissato di essere il clone dopato di Britney Spears!! così io e Marco cerchiamo di trovare una soluzione attivando l'unico neurone in due. Infine arriva Maurizio che con fare diabolico ci consiglia di andare in un porno shop a comprare un bel paio di tette in lattice che Peppe ha sempre desiderato per le sue performance notturne. Lì ci troviamo Renato che scruta una bambola gonfiabile con attenzione e comincia a discuterci sperando forse che lei possa ascoltarlo. Io compro una bambola gonfiabile ultimo modello che geme,si scalda, e guarda e la regalo a Kris che ringrazia mandandomi in un certo posto buio e poco profumato! Peppe nel frattempo riceve una telefonata da una sua amica e s'incazza con Max perché gli si è attaccato al culo e quindi non riesce a sentire niente! Come al solito lui ascolta col culo!43.VivianeNotte, le luci danzano in città e si confondono con le nostre ombre.Il luccichio dei vestiti dei trans sono comete per chi cerca qualcuno.Le auto si accostano lentamente e ripartono veloci.Mucchi di gambe ne salgono e scendono.Gambe muscolose,gambe depilate,gambe con calze strappate, gambe che tremano e che cercano equilibrio su tacchi improbabili.Solo Gambe. Gambe e luci. In Giochi. Con bocca, con luci, con mani.Giocano.Il ronzio del televisore del vicino e il cane languidamente steso.Vento spiralizzato. È giovane, una giovanissima puttana.Viviane ritoccandosi il trucco dice:“Non ricordo di esser mai stato bambino. Nacqui per puro caso.In un quartiere infimo di Palermo,con le manine nere,il viso gonfio,avvolto in uno straccio di feltro. Non piansi.Respirando gradualmente,piano,lento,piano,lento,ho inglobato tutta l'aria del mondo.Ricorreva l'anno della trasgressione,vittime del Glam e del Clan.Le polveri ricoprivano le spalle delle donne e tramortivano gli uomini.Crebbi nella giungla del quartiere tra i grembiuli delle donne e le mani callose.Senza nome,con i denti rotti,il vestitino consunto di due taglie più piccolo.Per puro caso,nacqui.Vicino al fiume Oreto fummo battezzati dalla città.Non desiderare niente all'infuori di te stesso.Non rubare nella casa del ladro.Non uccidere il tuo stupratore ma lo sbirro che lo arresterà.Avevo otto anni forse e venne la signora dal vestito blu che mi portò via."Sei nato nella terra di Gomorra e morirai tra le braccia di Sodoma" disse.Con un nome falso,ai piedi calze merlettate e tra le dita carbone e cenere “Mi stringe una mano.“Avrò avuto una madre?”mi chiede.Ancora una notte per Viviane.