180chiliDgrasso

Crimes


 Girando intorno a te stessa senza radici,camminando nella città chiassosa,in uno stato naturale di assenza,poggi il volto contro le mie mani ruvide.Come specchi opachi che non riflettono,in spazi concepiti appositamente per te,fissi profondamente il giorno,attendendo i turni di servizio.Un uomo ti reclama al tavolo cinque,due bimbi affondano il naso nella panna,il caffè troppo diluito nella tazza,come i tuoi occhi nerissimi.Le tue gambe muovono a scatti,i capelli ribelli legati scomodamente,il tavolo due da pulire,le luci delle sette del mattino.Delimiti vite con corde invisibili,scavando fossati e edificando pareti,il rosmarino sul terrazzino,tra i vasi di gerani.Il gatto ingrigito dal pelo folto,il sole altissimo e pallido,riposi avvolta da lenzuola fresche,nella camera addobbata.Fuggo dal tuo gioco selettivo,nonostante io sia nata per te,fuggo dal tuo diabolico sistema,nonostante io sia soltanto tua.Nulla è più dolce di un pugno d'amarezza,quando scegli di pignorarmi il cuore,commettendo un crimine,ti accorgi che non potrei perdonare.Nulla è più sciocco del tempo perduto,quando si prova a renderlo utile,abbellendolo un poco,ti accorgi che non potrei più aver fiducia in te.Fuggo dal tuo gioco egoista,nonostante io ti abbia amato,fuggo dal tuo diabolico progetto,nonostante io sia soltanto tua.Ogni parola per soddisfare la tua vanità,ogni sguardo per incoronarti regina,ogni verso per renderti grande,ogni mia debolezza per il tuo successo.Complice del tempo non invecchi mai,controlli le tue ansie mirando in alto,trastulli il tuo corpo con un altro,conficcando la bandierina di possesso.Nella luce smorzata osservi le vetrine,vedi solo te dentro abiti colorati,le suole appiccicose sull'asfalto colloso,il sorriso gentile e affaticato.Girando intorno a te stessa senza radici,camminando nella città chiassosa,in uno stato naturale di assenza,poggi il volto contro le mie mani ruvide.Come specchi opachi che non riflettono,in spazi concepiti appositamente per te,fissi profondamente il giorno,attendendo i turni di servizio.Ogni parola per soddisfare la tua vanità,ogni sguardo per incoronarti regina,ogni verso per renderti grande,ogni mia debolezza per il tuo successo.Nulla è più dolce di un pugno d'amarezza,quando scegli di pignorarmi il cuore,commettendo un crimine,ti accorgi che non potrei perdonare.Nulla è più sciocco del tempo perduto,quando si prova a renderlo utile,abbellendolo un poco,ti accorgi che non potrei più aver fiducia in te.Un uomo ti reclama al tavolo cinque,due bimbi affondano il naso nella panna,il caffè troppo diluito nella tazza,come i tuoi occhi nerissimi.Le tue gambe muovono a scatti,i capelli ribelli legati scomodamente,le luci delle sette del mattino,mentre affogo nei tuoi occhi nerissimi.