180chiliDgrasso

Alba


 Sento che dobbiamo andare,salutare gli amici,mentre guardiamo le foglie cadere,i nostri occhi si riempiono di nostalgia.Il mio piede è parallelo al tuo,distogliendo lo sguardo dalla strada,soffiamo parole metalliche,che feriscono un poco.Certe di doverlo fare,lasciare la nostra città,camminare per le stesse vie,anche se il passato ci trattiene.Non sappiamo restare soli,è questa l'unica ragione di fuga,quando si appartiene a una realtà,non si riesce a scrollarsela di dosso.Non sappiamo stare soli,è questa l'unica verità,quando non gira nel verso giusto,ci aggrappiamo all'immagine.Sento che dobbiamo parlarne,anche se aggiri l'ostacolo,io sono più te che me,è questo che rende tutto difficile.Sento che dobbiamo crederci,nelle nostre mani strette,quando lo spirito della bambina viene a trovarci,passa le mura portando con sé le chiavi,sai che dobbiamo ascoltarla,quando ci chiede fiori per abbellirla,la sua voce è flebile come un brivido,lei sa dove raggiungerci.Il mio piede è parallelo al tuo,i tuoi capelli incorniciano il volto,sei come un quadro di rara bellezza,dipinto con qualche tremore.Siamo certe di doverlo fare,lasciare il nostro fiume,il ponte stretto dove passavamo,al di là della vita di sempre.Tu puoi capirmi adesso? Sento che sto mollando la presa,ciò che rappresenti mi fa paura,diventi la mia ossessione di fanciulla,senza difese.Tu puoi capirmi adesso?Quando la mia voce è perduta,mi si stringe in gola come una nota folle,sembra un suono rauco e stupido,che non sa di niente.Non sappiamo stare soli,io ti cerco in ogni mia insolenza,tu mi subisci come una condanna,e ci troviamo in catene.Non sappiamo restare soli,cerchi una malattia per la mia pelle,e io desidero per te cicatrici deturpanti,affinché si mischino i nostri mali.Puoi capire la mia febbre?Le labbra come gesso bianco,scrivono sulle tue labbra,tutto è così chiaro,quando fuori è l'alba.Cara oscurità amo le tue sfumature,come amo il click del telefono riagganciato,dopo il litigio delle due e trenta,cara oscurità amo le tue sfumature,quando Lei mi lascia piangere nostalgia,e passeggio senza meta un po' angosciata,pensando che poco dopo ci sarà l'alba.Sento che dobbiamo crederci,nei nostri nomi vicini,i sospetti che non potremmo farcela,sono come sangue marcio da cavare.Tu puoi capirmi adesso?Lasciamo questa città insolente,quei defunti che chiamiamo amici,con le tasche rotte e pochi centesimi,una valigia piena di ricordi.Cara oscurità amo le tue sfumature,quando scrivo una lettera per te,una lacrima come un anello su questa carta,il thé nel bollitore è quasi pronto,cara oscurità amo le tue sfumature,ogni variazione di colore,quando Lei mi dorme accanto,so che non tarderò a vedere l'alba.I miei occhi si riempiono di nostalgia.Non riesco a vedere nulla che non sia Lei.