180chiliDgrasso

Unison


 Vengo da te privandomi di ogni cosa,liberandomi della mia coltre di polveri,con sguardo vuoto e testa infranta,le mani aperte e i piedi scalzi.Vengo da te privata di identità,con la sola scelta di esserci,il corpo nudo e il volto vacuo,purificata da ogni pensiero.É in gioco la notte e i suoi raggiri,è in gioco il desiderio di mostrarmi vinta,nel surreale mondo in cui pianti i tuoi bulbi,e ti prendi cura dei germogli di luce.Vengo da te privandomi degli altri,deserta come una distesa marmorea,nell'assenza di sfumature e di tratti,stringendo una coda di cometa. Io sono unita al tuo labirinto,una simbiosi viscerale,nei corridoi muoio e risorgo,io sono unita al tuo giardino,un connubio eterno,contemplando muoio e risorgo.É in gioco la notte e i suoi sospiri,è in gioco il desiderio di mostrarmi vinta,tra le tue braccia che incatenano anime,mi dolgo di non possederne una.Io sono unita al tuo primo piatto,alle lenzuola indisciplinate che ti trattengono,nel tepore dei corpi dopo l'amore,risiede il senso di questo nodo,io sono unita al tuo giocattolo di bambina,alle paure che ti paralizzano,ai ricordi che non vuoi abbandonare,in te muoio e risorgo continuamente.Vengo da te con un mazzolino di camelie,l'ardesia copre i tetti turchini,cammino nell'immobilità dei tempi,guidata dalle tue ombre.Vengo da te con leggerezza,al tuo collo un ciondolo misterioso,cammino con gli occhi saturi di luce,verso la tua sagoma dorata.Hai il sole in bocca,una luce che solleva i tempi,hai il sole in bocca,una luce che cancella ogni notte.Siamo uniti , potevi immaginarlo? Siamo uniti in questa prigione sferica,vortichiamo da porta a porta,tra un inizio e la fine,ricomincia il cerchio.Siamo uniti,potevi immaginarlo?Siamo uniti in questo spazio senza equilibri,cadiamo all'infinito nell'abisso intergalattico,senza discipline né regole,possiamo soltanto sperare nel compromesso.É in gioco la notte e i suoi profumi,è in gioco il desiderio di rinascere come nova,mischiarsi agli elementi,fare finalmente parte di qualcosa.Io sono unita a te,come lacrime ovali sulle gote,sono il tuo sorriso che indispone,tracce di cute sulla superficie.Vengo da te privata di ogni cosa,rinunciando a nome ed origine,come un punto interrogativo,pronto a qualsiasi metamorfosi.Vengo da te mia creatura amata,come un cimelio di guerra,un articolo di regalo dimenticato,un bimbo curioso di tutto.É in gioco la notte e i suoi profumi,cammino nell'immobilità dei tempi,mentre tieni il sole in bocca,scelgo di morire e risorgere.É in gioco il desiderio di mostrarmi vinta,tra le tue braccia che incatenano anime,mi lascio riposare eternamente,sperando che questa luce possa cancellare ogni notte,sperando che tu possa arrestare il mio tempo.