180chiliDgrasso

Addormentare il mattino


 Seduti dinanzi la luna attendiamo il mattino,come due stranieri perduti per la città,gli occhi pieni di luce sono voragini,siamo statue silenziose private del tempo.Invecchiamo senza crepe e senza dolore,qualche linea d'amarezza e qualche ruga nuova,niente che possa stupirci davvero,niente che possa sembrarci inutile più di adesso.L'uno di fianco all'altro respiriamo fumo,cicche tra le dita giallo-nicotina,questo è l'istante perfetto per dire che si è soli,fermi in un'auto nera sotto un cielo nero.Se piango è soltanto per me,perché ci si sente come bottiglie per metà vuote,nelle narici il puzzo di alcool mischiato all'odore di caffè,l'erba che esala profumi di vecchi prati ormai in rovina.Se piango è soltanto per me,perché ci si sente come mezze promesse fatte a denti stretti,il maglione grigio è sparito in fondo al cassetto di un padre assente,e tutto sembra colare addosso come pioggia delicata.Seduti dinanzi la luna ci sembra di appartenere,come piccoli punti insignificanti eppure esistenti,tentiamo stupidi giochi di ruolo per far parte di un sogno,un sogno malato che possa corrompere le menti.Castriamo vite e fingiamo drammi,dolci assassini di cuori,esorcizziamo i nostri spettri,mostrandoli nudi al mondo.Castriamo vite e fingiamo drammi,dolci ventriloqui depressi,sussurriamo velenosi canti,affinché si possa manovrare tutto.Se piango è soltanto per me,perché ci si sente come vecchie ossa stanche,un mucchietto di parole da dire piano,soltanto per farsi del male.Se piango è soltanto per me,perché non c'è nulla che manca tranne la mancanza,quel senso di impotenza che macchia la pelle di vuoti,so che pagherò per questa insensibile rinuncia.Di tutto ciò che hai detto non ricordo niente,una serie di parole come bagliori di lame,preparo l'altare per il sacrificio di intenti,sai perfettamente che ci siamo date illusioni,soltanto poche e vaghe illusioni.Di tutto ciò che avrei potuto dire non ho profuso verbo,muoviamo senza distaccarci di un passo,siamo così distanti da apparire infinitesimali,desidero Dio tra le mie mani,da invocare sotto questo cielo,mentre la notte si fa più chiara,e tu mi tiri giù nel vortice del riso.Dai il via al nostro gioco,mentre desidero leccare asprezze,ogni mia lacrima per un tuo vorrei,se solo ci fosse una sola realtà,dai il via al nostro gioco,correndo per i corridoi del nostro labirinto,ogni mia lacrima per una sillaba del tuo nome,se solo potessi pronunciarlo senza sanguinare.Se piango è soltanto per me,puoi capirmi adesso?Se piango è soltanto per me,puoi lacerare questo sogno?Matita nera sui tuoi occhi,il cielo più blu di qualsiasi altra sera,sedute l'una di fianco all'altra,tentiamo di addormentare il mattino.Se solo potessi invocare Dio,per un unico momento,se solo potessi sentirmi parte di tutto,sarei una pagina per una nuova storia,tenterei per un unico istante di addormentare il mattino.