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Post N° 15


EMERGENZA CIBO E ACQUA NEL CORNO D'AFRICACosa sta succedendoOltre 10 milioni di persone tra Somalia, Kenya ed Etiopia sono attualmente a rischio di sopravvivenza a causadella carestia in corso, provocata dalla più grave siccità degli ultimi 60 anni, che sta mettendo in ginocchio laregione orientale africana. Una situazione che va aggravandosi ora per ora, nel totale disinteresse dei media, e nelcontesto di un’economia regionale estremamente fragile, basata sulla produzione agricola di sussistenza el’allevamento di bestiame.Le conseguenzeUna delle peggiori crisi alimentari degli ultimi decenni: il raccolto non sarà possibile prima di 3 o 4 mesi, e saràcomunque estremamente ridotto a causa della scarsità delle piogge, e la situazione di crisi alimentare andrà avanti conlivelli di malnutrizione, soprattutto per i bambini, già al di sopra di quelli che vengono considerati i normalistandard di emergenza alimentare.Le colture base, come fagioli e mais, da cui dipende la sopravvivenza di milioni di persone, sono proiettate verso unacontrazione della produttività del 50%, mentre i prezzi aumentano vertiginosamente. Ad esempio, il prezzo del sorgo,un cereale alla base dell'alimentazione umana in questa zona, è aumentato del 240% rispetto allo scorso anno inSomalia, e il prezzo del latte triplicato. Il bestiame, su cui si basa l'economia di sussistenza di vaste regioni, haraggiunto livelli di mortalità tra il 60 e il 90%, e in ogni caso è a tal punto indebolito da non rappresentare più fonte direddito per gli allevatori.Le causeLe cause che hanno portato a questa situazione sono da ricercare in parte nel cambiamento climatico e nelfenomeno La Nina, in parte nei conflitti che affliggono la regione e impediscono ai pastori di spostarsi liberamentealla ricerca di acqua e nuovi pascoli. Inoltre, la scarsezza e precarietà delle vie di comunicazione impedisconol'accesso ai mercati. La mancanza di attenzione tanto a livello locale quanto internazionale verso le previsioni che damesi allertavano sull'approssimarsi dell'emergenza, e la mancanza di politiche che in maniera sistematica e di lungoperiodo affrontino la povertà strutturale, hanno peggiorato la condizione.Sono migliaia gli sfollati in cerca di rifugio. Più di 1.300 persone al giorno, la maggior parte dei quali bambini, doposettimane di cammino, stanno arrivando nel campo profughi di Dadaab nel Kenya orientale, vicino al confine con laSomalia, che conta oggi circa 400.000 mila profughi, a fronte dei 90.000 per cui era stato approntato.Un ulteriore effetto legato alla scarsità d'acqua è la diffusione di diarrea e altre malattie trasmesse dalle acquecontaminate: le poche fonti d'acqua sono infatti spesso condivise da uomini e animali. Interi distretti non hannoaccesso ad acqua potabile non contaminata, con conseguenze drammatiche sulle condizioni