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“Un'idea che é un oltraggio alla decenza”

Post n°6 pubblicato il 11 Gennaio 2009 da siamodentro
 

Si vuole riportare l’articolo di Foggia&Foggia n. 329 del 09 gennaio 2009 poiché riteniamo sia molto importante e, come sempre, nessuno ha avuto il buon senso di commentare a dovere.

“Un'idea che é un oltraggio alla decenza”

Scacco matto di Antonio Ronga/ Perchè la Gema di Lanfranco Tavasci non puó gestire le affissioni. Essendo rotti i rapporti con la Gestor, perchè non affidare il servizio ad Amica Gestioni?


In un silenzio poco salutare si sta consumando una vicenda molto importante per la città, specialmente alla vigilia di un momento elettorale delicato e decisivo come quello per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale: parliamo del servizio affissioni e pubblicità. Il Comune é ai ferri corti con Gestor, il soggetto aggiudicatario della gara bandita a suo tempo.

Ci risulta che la situazione é giunta al punto di non ritorno: il Comune avrebbe addirittura rotto il contratto con la Gestor, che quindi starebbe continuando a svolgere il servizio e ad incassare le relative tariffe senza legittimazione.

Per porre rimedio a questa situazione la strada maestra sarebbe stata, naturalmente, quella di indire una nuova gara. Ma -si tratti dell'indefessa attività dell'Ufficio Complicazione Affari Semplici di ciccarelliana memoria o dell'allergia alla trasparenza che molte amministrazioni manifestano, questa strada non é stata seguita. Alcuni fervidi ingegni -pare- avrebbero in animo di affidare il servizio alla Gema Spa, in estensione della convenzione (anch'essa stipulata in assenza di gara) con la quale l'azienda di Lanfranco Tavasci si é accaparrata la gestione dei tributi locali.

Lasciamo momentaneamente da parte tutto ció che ci sarebbe da dire a proposito di questa convenzione, delle sue modalità, della sua durata; vogliamo solo dire che questa ipotesi é assolutamente lunare per la peculiare condizione in cui si trova il vicepresidente di Gema Spa, che é non solo un manager di nomina politica all'Amgas in quota ai socialisti, ma anche un editore (é proprietario e amministratore di Teleradioerre) che, per il tramite della Inedito Srl (il cui amministratore é il direttore di Teleradioerre), sta cercando di acquisire una posizione dominante nel mercato editoriale e pubblicitario locale.

Affidare ad un soggetto con queste caratteristiche il servizio affissioni sarebbe già temerario in tempi normali; nei mesi che precedono le elezioni é un oltraggio alla decenza. Buonsenso e prassi consolidate permettono di affermare, infatti, che il gestore del servizio di affissioni é in grado di determinare la tempistica e la visibilità dei messaggi che gli vengono affidati: significherebbe corsie preferenziali per gli inserzionisti delle testate controllate direttamente o indirettamente da Tavasci, e quindi di concorrenza sleale per le altre, e benevolenza per i rappresentanti della parte politica alla quale lo stesso Tavasci fa riferimento, ossia il Partito Socialista.

Certo, lo stato delle casse comunali non é tale da permettere di fare a meno del cespite delle affissioni, per cui una soluzione provvisoria andrà trovata: ma chi ha detto che debba essere necessariamente privata? L'Amica Spa, ad esempio, ha dato vita solo un anno fa alla controllata 'Amica Gestioni', la cui mission e il cui statuto sembrano fatti apposta per sopperire alla momentanea difficoltà di questa fase di transizione. Stiamo parlando di una società a capitale interamente pubblico, controllata da un'azienda verso la quale il Comune ha obblighi finanziari notevoli e che ha già fatto richiesta di poter incamerare direttamente la Tarsu.

Un'azienda che non avrebbe ingombranti presenze in campo editoriale e pubblicitario e potrebbe servire esclusivamente l'interesse pubblico. Sempre che questa non sia una controindicazione.

Perché è importante questo articolo? Poiché oltre al problema esposto si collega all’operato del Sindaco Ciliberti per la faccenda dell’Amica e collaterale Amica Gestioni e per la vendita dell’80% dell’Amgas dove addirittura è dovuto intervenire la direzione del PD. Perché si vuole sottolineare la presenza dei soliti personaggi nelle faccende dell’amministrazione pubblica. I soliti nomi che se escono dal portone rientrano per la finestra. Perché nei mesi precedenti le elezioni amministrative è bene che l’opinione pubblica conosca la lobby che gestisce Foggia. Perché è di pochi giorni fa la comunicazione dell’onorevole Gianni Mongiello di scendere in campo nelle prossime elezioni amministrative. Come nel 2004, oltre alla lista del suo partito, avvierà una serie di liste civiche a lui collegate, (nel 2004, se ricordo bene, risultava su ben 13 liste) trucchi della vecchia democrazia andreottiana che ora applicano anche altri soggetti politici. Perché è risaputo che Telefoggia è di proprietà dello stesso Mongiello.
Tutte queste cose l’opinione pubblica ha il diritto di conoscerle. Noi non facciamo altro che riportarle.

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