Il tango è una storia d’amore …e non una rosa in bocca (di Pier Aldo Vignazia)La prima sana abitudine nostrana da balera: il pettegolezzo. “Sai, ieri ho visto Gigi che ballava con Maria! Poi si sono appartati nel separé. E quando lui ha ballato con Antonia, secondo me l’ha fatto per farla ingelosire! E dire che volevo ballarci io, ma non m’ha mai invitata!”La prima sana abitudine argentina da milonga: in milonga ci si va per ballare. Con tutti e con tutte. E’ una regola di vita: mai formare la stessa coppia per due “tandas” di seguito. Due tandas è proprio il limite massimo del buon gusto. Oltre, si comincia ad essere notati come “pareja”, come coppia fissa, e gli inviti da parte di terzi si rarefanno, e cominciano i pettegolezzi. Che gli argentini evitano - in milonga - come la peste. Perchè la milonga è il tempio del tango, e in un tempio non si spettegola.Seconda sana abitudine nostrana da balera: la caccia alla gnocca. Con il contorno della disperata esibizione di artefatta gnoccaggine da parte di disperate ultraquarantenni desiderose solo di ballare qualche tango, ma costrette a ogni tipo di artifici estetici nella speranza di catturare l’attenzione di qualche vanesio compagno a caccia di ventenni.Seconda sana abitudine argentina da milonga: in milonga ci si va per ballare. E’ una regola di vita: la compagna si sceglie di volta in volta fra le ballerine che più si ritengono adatte al proprio modo di ballare, e così fanno le ballerine. Sarà un matrimonio che durerà lo spazio di una “tanda” ma dev’essere un matrimonio riuscito. Perchè la milonga è il tempio del tango, e in un tempio ci si sposa per amore.Terza sana abitudine nostrana da balera: la lezione durante il ballo. “Ma no, non dovevi avanzare il destro al quarto passo, adesso ti insegno a girare a sinistra col pìvot! Oh, scusi, signore! Aspetta, mettiamoci al centro! Ma non sai proprio fare niente!”
Il tango è una storia d’amore…
Il tango è una storia d’amore …e non una rosa in bocca (di Pier Aldo Vignazia)La prima sana abitudine nostrana da balera: il pettegolezzo. “Sai, ieri ho visto Gigi che ballava con Maria! Poi si sono appartati nel separé. E quando lui ha ballato con Antonia, secondo me l’ha fatto per farla ingelosire! E dire che volevo ballarci io, ma non m’ha mai invitata!”La prima sana abitudine argentina da milonga: in milonga ci si va per ballare. Con tutti e con tutte. E’ una regola di vita: mai formare la stessa coppia per due “tandas” di seguito. Due tandas è proprio il limite massimo del buon gusto. Oltre, si comincia ad essere notati come “pareja”, come coppia fissa, e gli inviti da parte di terzi si rarefanno, e cominciano i pettegolezzi. Che gli argentini evitano - in milonga - come la peste. Perchè la milonga è il tempio del tango, e in un tempio non si spettegola.Seconda sana abitudine nostrana da balera: la caccia alla gnocca. Con il contorno della disperata esibizione di artefatta gnoccaggine da parte di disperate ultraquarantenni desiderose solo di ballare qualche tango, ma costrette a ogni tipo di artifici estetici nella speranza di catturare l’attenzione di qualche vanesio compagno a caccia di ventenni.Seconda sana abitudine argentina da milonga: in milonga ci si va per ballare. E’ una regola di vita: la compagna si sceglie di volta in volta fra le ballerine che più si ritengono adatte al proprio modo di ballare, e così fanno le ballerine. Sarà un matrimonio che durerà lo spazio di una “tanda” ma dev’essere un matrimonio riuscito. Perchè la milonga è il tempio del tango, e in un tempio ci si sposa per amore.Terza sana abitudine nostrana da balera: la lezione durante il ballo. “Ma no, non dovevi avanzare il destro al quarto passo, adesso ti insegno a girare a sinistra col pìvot! Oh, scusi, signore! Aspetta, mettiamoci al centro! Ma non sai proprio fare niente!”