E' ormai un bollettino di guerra. La violenza sulle donne è un problema all'ordine del giorno. Episodi di violenze fisiche e psicologiche che giornalmente umiliano le donne e che molte volte vengono negate e taciute. La Liguria detiene il terzo posto a livello nazionale per quanto riguarda le violenze denunciate.E in questa classifica la provincia di Savona ha il non invidiabile primato in regione. "Tra il 2006 e il 2007 - spiega Maria Luisa Chiabotto, presidente di Telefono Donna - le donne che si sono rivolte al centro per violenze fisiche e psicologiche, maltrattamenti, molestie e abusi sono quasi quintuplicate. L'incremento considerevole si suppone sia dovuto non tanto all'aumento delle violenze sulle donne, quanto ad una maggiore presa di coscienza del problema, una tendenza ad uscire allo scoperto da parte di donne che non avevano ancora trovato il coraggio di denunciare la loro situazione". La casistica dei casi di violenza è impietosa. Le donne italiana, tra i 35 e i 50 anni che subiscono violenza, chiedono consulenza legale ma raramente denunciano l'episodio alle forze dell'ordine. In merito al 2008, da gennaio a settembre, i contatti raccolti dal centro di ascolto di Savona sono stati circa 200 di cui 23 di donne immigrate. Circa 73 casi, di questi due terzi, riguardano donne italiane e un terzo donne immigrate. Il servizio di consulenza legale ha accolto circa 300 persone; il servizio di consulenza psicologica familiare ha seguito 44 casi. "Dal primo ottobre 2007 Telefono Donna - prosegue Maria Luisa Chiabotto - collabora con la nuova Casa Rifugio di pronta accoglienza, per donne sole o con minori, maltrattate o in situazione di pericolo. Il servizio offre una soluzione abitativa temporanea e supporto psico-sociale".La provincia di Savona ha il triste primato in regione per percentuale di telefonate a Telefono Donna. Savona guida la poco invidiabile classifica con il 24,3 %. Per quanto riguarda la classificazione per età sono ben 57 i casi che hanno interessato donne della fascia di età che va dai 41 ai 50. Trentatrè i casi dai 31 ai 40 anni. Ben trenta sono invece state le violenze denunciate che hanno interessato donne dai 51 ai 60 anni. Ventisei per le donne dai 21 ai 30 anni, 18 per quelle con età superiore ai sessanta. Centoundici invece gli episodi che hanno interessato donne con età non dichiarata. Un situazione particolare riguarda poi le donne immigrate che spesso sono costrette a subire gravi episodi di violenza psicologica e fisica. Le donne straniere tra i 20 e i 40 anni, quando sono costrette a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso per le percosse subite, negano l'accaduto. Spesso per timore dei figli che lasciano nel paese d'origine, affidati a familiari. Nei matrimoni misti, le giovani donne, sposate con mariti più anziani, vengono spesso considerate come una proprietà su cui esercitare violenze psicologiche e sessuali. Sono numeri sui quali riflettere e contro i quali, soprattutto, combattere.
Violenza sulle donne, casi quintuplicati
E' ormai un bollettino di guerra. La violenza sulle donne è un problema all'ordine del giorno. Episodi di violenze fisiche e psicologiche che giornalmente umiliano le donne e che molte volte vengono negate e taciute. La Liguria detiene il terzo posto a livello nazionale per quanto riguarda le violenze denunciate.E in questa classifica la provincia di Savona ha il non invidiabile primato in regione. "Tra il 2006 e il 2007 - spiega Maria Luisa Chiabotto, presidente di Telefono Donna - le donne che si sono rivolte al centro per violenze fisiche e psicologiche, maltrattamenti, molestie e abusi sono quasi quintuplicate. L'incremento considerevole si suppone sia dovuto non tanto all'aumento delle violenze sulle donne, quanto ad una maggiore presa di coscienza del problema, una tendenza ad uscire allo scoperto da parte di donne che non avevano ancora trovato il coraggio di denunciare la loro situazione". La casistica dei casi di violenza è impietosa. Le donne italiana, tra i 35 e i 50 anni che subiscono violenza, chiedono consulenza legale ma raramente denunciano l'episodio alle forze dell'ordine. In merito al 2008, da gennaio a settembre, i contatti raccolti dal centro di ascolto di Savona sono stati circa 200 di cui 23 di donne immigrate. Circa 73 casi, di questi due terzi, riguardano donne italiane e un terzo donne immigrate. Il servizio di consulenza legale ha accolto circa 300 persone; il servizio di consulenza psicologica familiare ha seguito 44 casi. "Dal primo ottobre 2007 Telefono Donna - prosegue Maria Luisa Chiabotto - collabora con la nuova Casa Rifugio di pronta accoglienza, per donne sole o con minori, maltrattate o in situazione di pericolo. Il servizio offre una soluzione abitativa temporanea e supporto psico-sociale".La provincia di Savona ha il triste primato in regione per percentuale di telefonate a Telefono Donna. Savona guida la poco invidiabile classifica con il 24,3 %. Per quanto riguarda la classificazione per età sono ben 57 i casi che hanno interessato donne della fascia di età che va dai 41 ai 50. Trentatrè i casi dai 31 ai 40 anni. Ben trenta sono invece state le violenze denunciate che hanno interessato donne dai 51 ai 60 anni. Ventisei per le donne dai 21 ai 30 anni, 18 per quelle con età superiore ai sessanta. Centoundici invece gli episodi che hanno interessato donne con età non dichiarata. Un situazione particolare riguarda poi le donne immigrate che spesso sono costrette a subire gravi episodi di violenza psicologica e fisica. Le donne straniere tra i 20 e i 40 anni, quando sono costrette a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso per le percosse subite, negano l'accaduto. Spesso per timore dei figli che lasciano nel paese d'origine, affidati a familiari. Nei matrimoni misti, le giovani donne, sposate con mariti più anziani, vengono spesso considerate come una proprietà su cui esercitare violenze psicologiche e sessuali. Sono numeri sui quali riflettere e contro i quali, soprattutto, combattere.