LeCoccinelleVolano

°°°O_Maggio°°°


Non ho nulla contro la statua di Wojtyla. Posso considerarla crudelmente brutta. Posso pensare che con tutto quello stagno a disposizione io avrei fatto una batteria di pentole da sfamarci la popolazione del Congo, piuttosto che uno pseudo vespasiano piantato di fronte alle terme di Diocleziano. Ma più di questo, non me la sento di infierire con il genio che l’ha progettata e realizzata. Del resto, lo ammetto, pentole a parte, io non sarei mai stata capace di far meglio.E’ dove l’hanno piazzata che mi dà fastidio.Lì c’erano rose. Ed erano rosse. Circondate da foglie verdi. Tante tante foglie verdi.Lì c’era un bacio.L’ultimo, il primo o quello di mezzo… non conta. E adesso invece c’è quella cosa.Conosco almeno altri 47 posti in cui sarebbe stata meglio. Maggio mi oltraggia le funeste memorie rifulgendo per una volta di luci (psichedeliche e non) sui miei vestiti appiccicaticci di euforia. Decanto inni alla gioia, sopravvissuta indenne alle mie cinque settimane più temute dell’anno. Dicono che basti crederci.Ed io non ho mai smesso di credere nella bontà del salame ungherese, negli incredibili effetti del push-up, nella generosità delle cartine rizla, nel potere della disco dance rumena, nella magia degli incontri alle fermate, nella poesia del dolce non fare un cavolo e nella bellezza delle notti in cui dormo fingendo d’esser sveglia e viceversa.Adesso però credo anche che maggio può essere bello. O, come direbbe qualcuno,  stimolante. O, come direbbe qualcun altro, sereno.Arrivederci maggio. E’ stato davvero un piacere, per una volta, viverti.