LeCoccinelleVolano

*°*Deficere*°*


Hai presente quelle mancanze di cui vorresti non mancare mai? I riferimenti al tempo, alle distanze, alle piccole abitudini cui nemmeno sapevamo di essere avvezzi acquisiscono spessore in virtù della loro assenza.Per esempio, se non ci mancasse la giovinezza, che senso avrebbe averla vissuta? Se non ci mancasse un dato luogo, che senso avrebbe averlo visitato?E' il motivo per cui, se tu non mi mancassi, mi mancherebbe il modo in cui mi manchi.Le riflessioni, quelle principali, si sono arrese al tempo in cui era così semplice indovinarsi o scambiarsi i pensieri, che adesso sembra fin troppo difficile anche solo riconoscersi e guardarsi in viso. I concetti residui, invece, si assemblano tutti in una frase, quel “cerca di essere felice” che a te sembra impossibile, ma che a me sembra fattibile.Perché, a mio avviso, la felicità non è altro che un algoritmo deputato ai tentativi di risoluzione dei nostri infiniti problemi. E, con il termine algoritmo, non faccio riferimento ad una noiosissima sequenza di passaggi matematici, che nemmeno saprei riconoscere. Per me, in quanto algoritmo (erroneamente etimato da algos/dolore e da rythmos/misura), la felicità è, appunto, la misura di quanto si abbia sofferto e non si sia più disposti a farlo. E poiché, in un modo o nell’altro, tutti siamo destinati a soffrire, non c’è motivo per cui non dovremmo altrettanto essere destinati ad essere felici. E’ nostro dovere almeno provarci.