LeCoccinelleVolano

***emoticon***


Mi piacciono gli emoticon e me ne avvalgo spesso, soprattutto quando l'uso delle parole non è sufficiente ad esprimere appieno il sentimento sottinteso al messaggio inviato. Gli emoticon rendono la sensazione, l'emozione, l'intenzione, insomma quel metalinguaggio che in una conversazione vis-à-vis è dato dai gesti delle mani, dalle espressioni del viso, dal tono di voce e che, attraverso l'uso del solo alfabeto, sarebbe difficile rendere.Per esempio, mandare a fanculo per iscritto qualcuno, è molto più facile da quando esiste la possibilità di inserire nel messaggio le faccine. Grazie al tipo di faccina inserita, il destinatario può infatti capire immediatamente se lo state mandando a fanculo sul serio o per scherzo. Il problema nasce quando per scelta, per pigrizia e, a mio avviso, pure un po' per deficienza, si comincia a comunicare solo tramite emoticon.A questo proposito, ieri ho ricevuto un messaggio in cui sono presenti: una faccina assonnata, uno spicchio di luna, una palma e una faccina a culo di gallina (che, a seconda delle interpretazioni, potrebbe però anche essere una faccina che manda un bacio senza cuore). Che cacchio significa? Mentre dormivo, al chiaro di luna, sotto una palma, mi è venuta una paralisi alla bocca? Sto dormendo sotto la luna ma sogno di farmi un selfie sotto un albero di cocco? È notte, ho sonno, ma ti bacerei senza cuore sotto una palma?E boh...Sta di fatto che, tutte le volte che ricevo un messaggio di questo tipo, entro seriamente in crisi e mi è difficile non pensare alle pitture rupestri, alla stele di Rosetta, all'isola di Pasqua e agli uomini della pietra. Migliaia di anni di storia ed evoluzione del linguaggio buttati al vento.